Prosegue il lavoro dei soccorritori: i feriti sono otto, di cui due in gravissime condizioni. Si cercano ancora tredici persone
Avanti le ricerche sulla Marmolada per cercare di poter trovare le tredici persone al momento disperse. Intanto si aggiorna tragicamente il conteggio delle vittime: sette morti, otto i feriti, di cui due in gravissime condizioni.
Martedì mattina sono ripartite le ricerche sul campo, utilizzando anche i droni e il sistema Gps per il posizionamento delle celle degli smartphone. «La tragedia della Marmolada impone di ricordare i morti e unirci tutte alle famiglie di chi non c’è più. Le montagne sono fragili e vi è bisogno di una attenta riflessione sull’accesso e sulla fruizione al tempo del cambiamento climatico». E’ quanto ha affermato Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. «Con il permafrost che si scioglie e i distacchi di roccia che sono sempre più frequenti, non basta raccomandare prudenza quando si fanno escursioni sotto i saracchi. Occorre ragionare sulle regole. Se le regole che ci sono, siano o meno adeguate. Come si è sempre fatto, come si è sempre andato in montagna, non funziona più. Vanno messi precisi limiti e anche restrizioni alla fruizione. In certe aree complesse, in certi periodi dell’anno, non si va. E non si può andare. Se la montagna non è un parco giochi, e Uncem da sempre crede non lo sia, mettiamo delle regole. E limiti chiari».
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