Il cadavere di Giovanna Pedretti, ristoratrice di Sant’Angelo lodigiano in provincia di Lodi, è stato ritrovato oggi pomeriggio nelle acque del fiume Lambro, a pochi passi dalla sua autovettura. Un ritrovamento che lascia sconcertati, proprio per la fama mediatica che la donna aveva raggiunto nei giorni scorsi a seguito di un botta e risposta su internet tra lei e un cliente che aveva criticato il suo locale non per la qualità dei prodotti e del servizio, ma per la presenza di clienti omosessuali e disabili.
Giovanna non aveva saputo resistere ed aveva risposto per le rime al recensore, guadagnandosi il rispetto e la fama di tutta Italia. Purtroppo però, insieme alle celebrazioni sono giunte anche le critiche da parte di chi non riteneva che lo scambio online fosse veritiero.
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Lodi, il ritrovamento di Giovanna Pedretti
Secondo quanto riportato dagli inquirenti, Giovanna Pedretti sarebbe uscita questa mattina dalla sua abitazione per poi far perdere le sue tracce. Il marito Nello, con cui gestiva la pizzeria “Le Vignole” da ormai trent’anni, aveva prontamente denunciato la scomparsa dopo qualche ora dando così inizio alle indagini. Il terribile ritrovamento, nel tratto di fiume nei pressi del ponte di Viale dell’Autonomia a Sant’Angelo Lodigiano, è avvenuto nel primo pomeriggio e l’ipotesi che per ora è perseguita è quella del suicidio.
Non è ancora chiara la dinamiche della morte di Giovanna, ma sul posto stanno indagando i carabinieri assieme al pubblico ministero di turno della Procura di Lodi, al personale addetto ai rilievi e reperti scientifici, al medico legale dell’Istituto di medicina di Pavia e ai Vigili del Fuoco di Lodi. Sotto sequestro anche la Fiat Panda della donna, ritrovata poco lontano dal cadavere.
Lodi, il commento della Lega
La Lega si è stratta intorno al dolore dei famigliari della vittima, con il rilascio di una nota in cui depreca il comportamento avuto dalla stampa e della sinistra nei confronti della vicenda che ha visto protagonista Giovanna e la sua pizzeria.
“La lezione degli ultimi giorni che arriva dalla sinistra e dai suoi giornalisti: si possono attaccare un ragazzo mutilato da uno squalo, una pizzaiola sospettata di una recensione fake (oggi trovata senza vita), si possono usare un padre morto e una dolorosa storia familiare per ferire la premier, ma si omaggia la star di Hollywood che scappa dal processo a Matteo Salvini” si legge nella nota, che si conclude con una dura sentenza: “A sinistra non cambieranno mai: spietati con i deboli e con gli avversari, servili con gli amici. Vergogna“.
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