Lilial, sostanza cancerogena in 11 mila prodotti di cosmesi: 8 arresti a Cosenza

I prodotti erano pronti per essere venduti con etichette false. Sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza che ha poi provveduto agli arresti

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Circa undicimila prodotti per la cosmesi sono stati sequestrati nel Cosentino a causa della presenza al loro interno del Lilial, una molecola tossica che, secondo il Comitato per Valutazione dei Rischi dell’Agenzia Europea per le sostanze chimiche, poteva causare cancro e problemi per la fertilità e la gravidanza. Una storia da incubo che ha portato alla denunci di otto persone alla Procura di Castrovillari.

Che cos’è il Lilial

La molecola tossica per gli umani è conosciuta col nome scientifico di “Buthylphenyl Methylpropional” e a partire da marzo 2023 ne è stato vietato l’utilizzo dall’Unione Europea a causa della sua pericolosità. Secondo l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche il Lilial sarebbe potenzialmente cancerogeno e potrebbe provocare problematiche per le donne in gravidanza e per coloro che vorrebbero intraprendere una. Era stata inserito, infatti, nella lista delle 26 sostante allergizzati potenzialmente cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione con il regolamento 2021/1902.

Eppure, in numerosi negozi dell’Alto Ionio Cosentino la sostanza è stata individuata all’interno di alcuni prodotti di cosmesi, già messi a disposizione dei consumatori. Tutti i prodotti individuati sul territorio cosentino sono stati sequestrati grazie all’intervento della Guardia di Finanza.

Cosenza, le indagini che hanno portato al sequestro

I sequestri sono stati effettuati dalla componente specializzata in “Antiterrorismo e Pronto Impiego” del Gruppo Sibari della Guardia di Finanza sono stati in grado di individuare l’intera filiera di produzione dei prodotti contenenti Lilial, attraverso controlli mirati in diversi esercizi commerciali.

Ben 11.414 prodotti, tra shampoo, bagnoschiuma, profumi, detergenti e vari prodotti per capelli sono stati ritirati dal commercio, mentre erano già esposti sugli scaffali e pronti per la vendita. Su nessuna delle etichette di questi prodotti era presente il componente tossico, perché l’etichetta stessa risultava falsa e sovrapposta a quella vera.

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Cosenza, maxi sequestro per presenza di Lilial nei prodotti

A seguito dei sequestri la Guardia di Finanza ha proceduto a denunciare alla Procura di Castrovillari le otto persone coinvolte nella messa in vendita dei prodotti tossici.

Proseguono i sequestri di prodotti contenenti Lilial

Cosenza però non è l’unico territorio interessato dalla presenza della molecola tossica nei cosmetici e prodotti per capelli. Le segnalazioni al sistema di allerta rapido europeo (Rapex) aumentano di giorno in giorno e la lista di prodotti da ritirare si allunga sempre di più.

Tra i prodotti segnalati alcuni lotti di aziende di fama mondiale, anch’esse invischiate nella sostituzione delle etichette per la vendita di prodotti con presenza di Lilial.

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