Santa Marinella, dal sexgate al revenge porn: Tidei chiede i danni dopo la diffusione dei video hard in comune

I suoi video sono andati "viralissimi" e ora verrà chiesto il processo per il consigliere comunicale Roberto Angeletti, sua sorella e due giornalisti de La Verità per aver diffuso la notizia per primi

Redazione
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La storia dello scandalo sessuale, che ha come protagonista il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei torna agli onori della cronaca. A fine settembre si parlava di lui per via dei filmati hot girati con due donne diverse all’interno di una stanzetta del comune, oggi, invece, ha deciso di chiedere i danni visto l’incontrollata ed evitabile diffusione del materiale bollente in cui appare protagonista. Il primo cittadino della località marittima, assistito dal suo avvocato Lorenzo Mereu, ha chiesto un risarcimento per i danni patrimoniali e morali arrecati.

Per quattro persone ora verrà chiesto il processo, il consigliere comunale Roberto Angeletti, sua sorella Bruna e due giornalisti de La Verità, i primi a divulgare la notizia. In particolare, la nemesi di Tidei in questa storia, cioè Angeletti, avrebbe fatto girare su Whatsapp i video hot del primo cittadino anche dopo che gli fu sequestrata una copia. Il reato commesso sarebbe una sorta di revenge porn.

Quello che abbiamo imparato da questa vicenda è sicuramente che, nonostante i problemi creati dagli stessi politici l’amore a Santa Marinella sembra trionfare su tutto: Tidei ha fatto pace con sua moglie, le due donne con i rispettivi mariti e la comunità marittima non ha mai smesso di sostenere e stimare il suo primo cittadino. Il terzo mandato per la rielezione a maggio scorso senza neanche il ballottaggio lo conferma.

L’antecedente – 27 settembre

La data x è quella del 27 settembre, quando si è scatenato il panico a Santa Marinella, località del litorale laziale teatro di uno scandalo di sesso e politica. Protagonisti della vicenda il 77enne attuale sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, con una carriera che ha seguito le trasformazioni del Pci in Ds, e poi in Pd. Il sindaco, già due volte deputato, a Municipio chiuso si apparta con due donne, in momenti diversi, e consumano in una stanza un rapporto sessuale. Il colmo, in tutta questa storia, è che stato il Sindaco stesso a farsi questo madornale autogol.

Da dove è partito lo scandalo di Santa Marinella – 27 settembre

Tutto è cominciato dalla denuncia del sindaco Tidei, che ha accusato due consiglieri e il proprietario del ristorante l’Isola del Pescatore di malaffare. Quest’ultimo si è affidato alla magistratura che, per ottenere le prove, ha fatto tappezzare tutto il Municipio di microcamere. Gli investigatori per intercettare e registrare le chiacchierate sospette hanno messo sotto controllo ogni anfratto del Municipio, con il risultato che nella rete sono finite molte cose che non avevano attinenza con l’indagine per corruzione.

E così è stato, il sindaco e la donna hanno consumato un rapporto extraconiugale e sono divenuti loro malgrado la pietra dello scandalo che più eccita la fantasia dei concittadini. Il video hard entra a far parte dei documenti dell’inchiesta con la classificazione di fatto penalmente non rilevante. Una volta conclusa l’indagine il legale di uno degli imputati, Roberto Angeletti, acquisisce gli atti del processo utili alla difesa del suo assistito e tra questi anche il video galeotto. Un video che, appunto, potrebbe essere utilizzato come strumento per poter difendere Roberto Angeletti dalle insinuazioni denunciate dal sindaco Tidei.

L’arcinemico del sindaco di Santa Marinella, però, non si ferma all’acquisizione del video, ma lo utilizza. Secondo il pubblico ministero, Roberto Angeletti ad un certo punto decide di diffondere il video hard tra i 18.000 abitanti del litorale laziale. Lui ne esce indagato per revenge porn, mentre per la coppia scatta la gogna mediatica e la difficile opera di spiegare ai relativi coniugi il perché dell’accaduto.

La testimonianza della donna su La Repubblica – 27 settembre

La protagonista dello scandalo si è fatta avanti, tentando di spiegare esattamente cosa fosse successo e chiedendo di fermare la macchina del fango che si è abbattuta su di lei e i suoi cari. “Ho sbagliato, questo video mi sta rovinando la vita. Ho fatto soffrire molto mio marito e non se lo merita. È la prima volta che è successo con Tidei, secondo me dovrebbe dimettersi” ha confessato in un’intervista su La Repubblica. Per quanto riguarda una possibile denuncia ad Ageletti ha poi chiarito: “Adesso non intendo fare nulla, tantomeno denunciare Angeletti, tutto quello che sta accadendo è più grande di me e devo pensare prima alla mia famiglia”.

Per quanto riguarda le accuse di corruzione la donna ha subito messo le cose in chiaro: “Non ho nulla a che fare con l’indagine di corruzione. Ero lì per lavoro, con Tidei ci conosciamo da tempo ed è successo quello che è successo. Solo una volta, non ci sta e non c’è stata mai nessuna relazione. Ci tengo a precisare di non aver mai ottenuto nessun incarico dal sindaco, è tutto verificabile. Spero solo che il filmato non si diffonda. L’unica cosa che mi interessa ora è mio marito e risolvere con lui la faccenda in privato”.

Ora non resta che attendere ulteriori aggiornamenti e aspettare che gli inquirenti srotolino questa matassa di intrighi, sesso e corruzione.

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