Firenze, intervento record: ricostruita piramide nasale su bambino di 5 anni

Questo tipo di intervento, alla piramide nasale è complesso e raro, ma in questo caso specifico è stato possibile grazie alla giovane età del paziente e alla presenza del gemello come modello

Redazione
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Passi da gigante sono avvenuti nel contesto sanitario. Dopo tanta attesa, grazie ad un’equipe di specialisti è stato ridato il volto ad un bambino di 5 anni. La ricostruzione del naso è stata eseguita all’ospedale Meyer di Firenze grazie all’utilizzo della tecnologia in 3D, usando come modello il gemello. È successo su un bambino che, nato prematuramente a 28 settimane, a seguito di complicazioni post parto, era rimasto privo della piramide nasale. L’intervento, perfettamente riuscito, ha ridato il volto uguale a quello del gemello.

L’intervento era necessario perché vedere il proprio volto diverso dagli altri bambini e soprattutto dal gemello era motivo di forte disagio per il bimbo. Per sentirsi uguale agli altri, la ricostruzione era stata programmata prima che iniziasse la scuola primaria, dice il Dott. Flavio Facchini specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva, capo del team che ha operato il piccolo paziente.

Questo tipo di intervento, alla piramide nasale è complesso e raro, ma in questo caso specifico è stato possibile grazie alla giovane età del paziente e alla presenza del gemello come modello. Questa nuova tecnologia in 3D, rileva la tridimensionalità del volto che poi servirà da modello per prelevare la cartilagine da frammenti costali e ricostruire la struttura ossea. Il progetto nasce dal lontano 2016 nel laboratorio T3Ddy grazie alla collaborazione dell’ospedale Meyer con il dipartimento di ingegneria industriale dell’università di Firenze.

Le situazioni analoghe aprono ad una nuova era

La storia si ripete. Sono state fatte altre ricostruzioni con la stampa in 3D in situazioni analoghe nell’ambito della medicina. Nel 2019 su un ragazzo di 13 anni è stato ricreato un padiglione auricolare. È stata elaborata nel 2022 una protesi ad una ragazza di 14 anni ucraina ferita durante la guerra ed è è stata ridata la possibilità di camminare ad un bambino di 11 anni con la malattia delle ossa di vetro. Questo apre le porte ad una nuova era. Chissà quante e quali altre cose si arriverà a fare con la tecnologia in 3D che prima erano impensabili. Perché a volte il corso della storia è imprevedibile e ci prospetta cose inimmaginabili da cui però traiamo un beneficio. D’altra parte la nostra società fluida è un continuo divenire, soggetta a variazioni e modifiche continue ed inevitabili. Non ci sarà mai un punto d’arrivo, un momento in cui sentirsi arrivati al massimo dell’evoluzione. Ogni cosa si può sempre migliorare per il bene di tutti, anche i per i più scettici.

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