Il 7 agosto la data del ritrovamento del corpo di Giordano Donà. Il cadavere dello sciatore alpinista è stato rinvenuto nell’area del Piccolo Cervino. L’uomo di Occhieppo Inferiore, Biella, era scomparso il 28 marzo del 2019 e, grazie ad alcuni accertamenti, le autorità svizzere hanno potuto ricondurre i resti alla sua identità.
Giordano Donà, la scomparsa dell’alpinista
Nonostante i 63 anni dell’epoca, Giordano Donà era un grande sportivo. Il giorno della sua scomparsa era pronto a svolgere un’escursione a Cervinia. Alle 8:30, dopo aver parcheggiato l’auto e aver fatto il biglietto per gli impianti di risalita, il telefono aveva agganciato il segnale nella medesima zona. Inutile il tentativo dei familiari che hanno provato a contattare l’alpinista poco prima delle 21:00.
L’ultimo avvistamento di Giordano Donà era stato sul ghiacciaio Plauteau Rosà, luogo in cui si trovava anche alle 9:20. Proprio qui l’uomo aveva riferito ad una guida alpina di essere diretto sul Breithorn. Non un monte qualunque, ma un picco di oltre 4000 metri che si estende tra Italia e Svizzera. Le ricerche, all’epoca, non erano riuscite a trovare nessuna traccia del corpo con i familiari che piangevano così la scomparsa dell’alpinista, senza avere la certezza della sua morte. Adesso, però, il rinvenimento del 63enne ha mostrato la realtà dei fatti.