«Andò a cena con Mingrone e Profumo in orario redazioni chiuse», sostiene Fabrizio Viola, ex amministratore delegato della Banca
Le indagini sulla morte di David Rossi proseguono. Sul banco degli interrogatori interviene Fabrizio Viola, ascoltato dai commissari a proposito dell’ipotesi di insider trading per la fuga di notizie sull’azione di responsabilità e la richiesta di danni verso la Banca Nomura e Deutsche Bank.
Le ultime testimonianze
L’ex amministratore delegato di Monte Paschi di Siena rivela che Rossi fu informato dell’incontro solo durante la cena. «Siamo arrivati con le carte in riunione e David Rossi è stato tenuto all’oscuro. Ma non è stata una mancanza di fiducia. Eravamo in quattro a saperlo, anche per sua tutela». Viola sottolinea che l’orario della cena è avvenuto quando le redazioni erano già chiuse e che la fuga di notizie è stata una fonte interna al consiglio di amministrazione.
Incontro segreto
Il banchiere sostiene l’innocenza di David Rossi nella segretezza dell’incontro. «Io non ho mai avuto dubbi che non sia stato lui a divulgare la notizia – dice – nel momento in cui una notizia doveva essere riservata per lui era riservata e restava tale. Io l’ho conosciuto come una delle persone più riservate sulla faccia della terra».