La tanto amata estate è cominciata e nell’aria, oltre ai primi accenni di caldo, c’è anche quella sensazione di vacanza. Se però ora ci sono le condizioni climatiche giuste, rispetto all’appena trascorso periodo prevalentemente piovoso, ciò che mette le vacanze in bilico è il caro-prezzi. Secondo quanto riscontrato da Udicon, Unione per la difesa dei consumatori, in associazione con l’Istituto Piepoli, gli ostacoli maggiori sono i costi dei biglietti aerei e i rincari degli stabilimenti balneari. La popolazione è divisa, 1 italiano su 2 è costretto a restare a casa, della restante parte il 43% ha già programmato un viaggio e l’altra aspetterà i last minute.
Le soluzioni degli italiani
Nonostante i rincari fuori controllo, per evitare spese eccessive, molti italiani come soluzione non viaggeranno in aereo e 1 su 3 sceglierà la spiaggia libera. Anche se questa sconveniente situazione è ben lontana e più economica rispetto alla corrispondente all’estero, secondo quanto riportato da Martina Donini, presidente nazionale di Udicon. Questa condizione lascia poco margine di scelta agli cittadini ed è significativamente preoccupante, basti pensare all’incessante incremento dei prezzi fuori controllo.
A rendere le condizioni sfavorevoli per le vacanze sono anche l’aumentata paura di prendere l’aereo per un maggiore numero di consumatori. Donini riporta che, ad aggiungersi c’è l’immancabile situazione geopolitica internazionale e le guerre a pochi passi. Dettagli che vanno ad influenzare la possibilità economica della popolazione. Conclude dicendo quanto siano necessarie politiche efficaci nei confronti del caro prezzi.
I dati Istat
A confermare la situazione sono i dati Istat che evidenziano un’inflazione che si mantiene equilibrata. La stabilità è data da una diminuzione dei costi dei beni alimentari lavorati rispetto allo scorso aprile e dei servizi di trasporto e abitativi. Queste riduzioni vanno a compensare la minore deflazione del settore energetico che pur rimanendo negativi sono in risalita rispetto al mese di maggio. Situazione in miglioramento sono i costi per i beni di prima necessità quotidiani che continuano a diminuire andando a far calare l’inflazione di fondo.