Capodanno, che fortuna! Quali sono i riti scaramantici da non dimenticare

La superstizione si sa, talvolta viene derisa, ma alcune volte ci fa stare tranquilli. A Capodanno, ben vestiti di rosso, dobbiamo ricordare altri riti scaramantici

Redazione
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Capodanno è arrivato e non possiamo dare il benvenuto al nuovo anno senza un po’ di fortuna. Con un 2023 di gioie e dolori, occorre pensare anche alla scaramanzia per far ‘imbuonire‘ l’anno che verrà.

Capodanno: i riti scaramantici

La superstizione si sa, talvolta viene derisa, ma alcune volte ci fa stare tranquilli. A Capodanno, ben vestiti di rosso, dobbiamo ricordare altri riti scaramantici: dopo le lenticchie, ecco che si deve mangiare il melograno. Quest’ultimo, nell’antichità, era una pianta sacra simbolo di fertilità, ricchezza e, i suoi numerosi semi è simbolo di abbondanza, prosperità e salute. E’ importante mettere anche il riso a tavola, per l’abbondanza e la ricchezza.

melograno

Vestiti di rosso? Certo che si, ma meglio se si indossa anche un cornetto portafortuna. Questi vanno (ovviamente) attivati: se siete voi a regalare un corno napoletano a qualcuno, assicuratevi di pungergli con la punta del corno il palmo aperto della mano sinistra. Se invece ne ricevete uno in regalo, accertatevi che sia fatto lo stesso a voi.

cornetto napoletano

Un’altra usanza di Capodanno prevede di accendere le candele prima della mezzanotte: verde per avere ricchezza e una bianca e rossa per l’amore, lasciando che brucino consumandosi per tutta la notte.

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