Sulla nuova proposta di Abodi, Malagò ha dichiarato che l’autonomia dello sport è stata violata “al 100%”, sottolineando la mancanza di consultazione con il CONI, la tempistica decisamente bizzarra con cui è stata proposto il cambiamento e il modo in cui la notizia è stata diffusa attraverso federazioni e organi di stampa anziché tramite un confronto diretto con le istituzioni sportive.
L’indignazione di Malagò
La misura in questione, proposta dall’Esecutivo, riguarda lo spogliare la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio (Covisoc) dei suoi poteri e trasferire il controllo economico-finanziario dei club a un’agenzia governativa. Questo ha generato tensioni non solo nel calcio, ma anche in altre discipline sportive. Malagò ha sollevato dubbi sul fatto che la proposta sia stata discussa con le organizzazioni internazionali come l’UEFA e la FIFA, mettendo in evidenza la mancanza di una consultazione adeguata su una questione così delicata.
Il presidente del CONI ha espresso preoccupazione per l’ingerenza della politica nello sport e ha sottolineato la necessità di trovare un approccio collettivo e unanime per affrontare questa situazione. Malagò ha evidenziato il fatto che il progetto è stato discusso a partire già da giugno 2023 senza coinvolgere adeguatamente le varie istituzioni sportive.
Opinioni preoccupate e favorevoli
Il presidente federale della FIGC, Gabriele Gravina, ha convocato una riunione d’urgenza per affrontare la situazione e cercare un’unità di intenti per dimostrare alla politica che il sistema sportivo è in grado di gestire la situazione. Tuttavia, resta da vedere se questa speranza si tradurrà in realtà, con diverse fazioni all’interno del calcio italiano che sembrano avere opinioni contrastanti su come affrontare questa situazione delicata.
Diverse tensioni sono state evidenziate, con il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, che ha espresso preoccupazione per l’indipendenza dei controllori finanziari rispetto alle regole imposte dai vertici sportivi. Tuttavia, le opinioni all’interno del calcio sembrano essere divergenti, con alcune componenti che si oppongono alla proposta mentre altre vedono la necessità di riforme e una maggiore collaborazione con il governo. Come Claudio Lotito, presidente della Lazio, da tempo in rotta di collisione con Gravina, che vede nella riforma una risposta alle richieste di autonomia della Lega di Serie A.
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