Un’anziana donna residente a Bologna ha superato il sentimento di vergogna e si è recata in Commissariato per denunciare una truffa che l’ha vista protagonista. Un truffatore l’avrebbe contattata convincendola a fidarsi di lui per farsi togliere il malocchio tramite vari riti di purificazione svolti a distanza. Questi avrebbero funzionato, però, solo se la donna avesse inviato suoi video e sue foto completamente nuda.
La donna avrebbe ceduto all’inganno concedendo al ciarlatano tutto ciò che questo le avrebbe richiesto, compresi vari versamenti di denaro dal valore totale di 20mila euro. Sarebbe stata la stessa anziana a comprendere, dopo poco tempo, che ciò a cui aveva aderito era una terribile truffa. L’uomo avrebbe infatti approfittato dello stato di vulnerabilità dell’anziana per ottenere alcuni compensi economici, senza alcun ripensamento.
La polizia di Bologna avrebbe aperto quindi un fascicolo contro ignoti e starebbe ora lavorando per risalire all’identità del truffatore. Gli agenti invitano gli anziani, soprattutto coloro che vivono soli in casa, a fare attenzione a queste potenziali truffe e a non credere a chi telefonicamente o tramite visite porta a porta chiede denaro in cambio di prestazioni di qualunque tipo. In caso di sospetti è possibile contattare il numero unico di emergenza, il 112, per segnalare cosa è accaduto.
Bologna, la truffa del falso agente di polizia
Non è la prima volta, purtroppo, che gli agenti delle forze dell’ordine di Bologna si ritrovano ad avere a che fare con tentate truffe agli anziani. Solo qualche giorno fa due anziane donne, una 60enne e una 90enne di Castel San Pietro, avrebbero chiamato il 112 per denunciare una telefonata sospetta.
Una voce maschile avrebbe chiesto ad entrambe, residenti in due abitazioni differenti e senza alcun apparente legame tra loro, se vivessero in casa con qualcuno o da sole. Quando le anziane hanno chiesto all’uomo di identificarsi, questo avrebbe detto di essere un agente delle forze dell’ordine. Entrambe le anziane, fortunatamente, hanno compreso che ciò che stava accadendo avrebbe potuto condurle in una situazione potenzialmente pericolosa e avrebbero quindi deciso di chiudere immediatamente la telefonata e di contattare i carabinieri. Aperta un’indagine anche su questo specifico caso, nella speranza di individuare il malvivente prima che qualche anziano cada nella sua spregevole trappola.