Le parole di Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle elezioni europee, hanno sollevato una controversa polemica in tema di inclusione a scuola degli studenti con disabilità. La proposta di creare classi separate per studenti disabili ha suscitato reazioni contrastanti, tra cui l’intervento deciso della campionessa paralimpica Bebe Vio, che si è mostrata fermamente contraria.
In un’intervista al Corriere della Sera, Vio ha respinto categoricamente l’idea di tornare a separare gli studenti con disabilità da quelli senza, sottolineando che l’Italia è stata il primo Paese al mondo a eliminare questa pratica. “Siamo stati il primo Paese al mondo a eliminare le classi separate fra chi ha una condizione di disabilità e chi non la ha, perché tornare indietro? Mi sembra una cosa senza senso“, ha dichiarato la schermitrice.
L’importanza dei compagni nell’affrontare la disabilità
Le affermazioni di Vannacci, che ha paragonato la proposta di classi separate a quanto avviene nella competizione sportiva paraolimpica, hanno provocato indignazione e polemiche. Anche Luca Pancalli, presidente del comitato paralimpico, ha definito “irricevibili” le parole del generale. Vio ha sottolineato l’importanza dell’inclusione a scuola, ricordando che l’Italia è stata anche il primo Paese a introdurre gli insegnanti di sostegno, utili non solo agli studenti con disabilità, ma anche a coloro che, provenendo da contesti linguistici e culturali differenti, devono ancora imparare l’italiano.
La campionessa paralimpica ha condiviso la sua esperienza personale, evidenziando come il supporto dei compagni di classe sia stato fondamentale dopo aver subito l’amputazione degli arti. “Stare insieme a compagne e compagni che avevano qualche condizione di disabilità fin da quando ero piccola mi è servito a crescere e questo vale anche per loro“, ha affermato Vio.
Bebe Vio sulla proposta di Vannacci sullo sport: sarebbe ridicolo
Oltre all’inclusione a scuola, Vannacci si è espresso anche sul mondo dello sport, affermando che non farebbe correre i 100 metri a uno sportivo disabile come “chi fa i record”. Anche in questo, la Vio non si è dimostrata d’accordo: “Non conosce Markus Rehm. Un saltatore in lungo tedesco. È amputato a una gamba e da anni è il migliore del mondo, non solo fra i paralimpici, anche fra gli olimpici. A Wembrace Sport, l’evento organizzato da art4sport, la mia associazione, partecipano insieme persone con e senza disabilità”, e poi: “Ognuno ha delle peculiarità diverse… sarebbe ridicolo suddividerci in categorie visto che ognuno è diverso dall’altro”, ha concluso la campionessa paralimpica”.