L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha emesso una multa di 10 milioni di euro nei confronti di due società del gruppo Amazon, precisamente le aziende lussemburghesi Amazon Services Europe S.à r.l. e Amazon EU S.à r.l. La decisione è stata presa a causa della scoperta di una pratica commerciale scorretta attuata dalla nota piattaforma di e-commerce.
L’Antitrust ha condotto un’indagine approfondita, a seguito della quale è stato accertato che Amazon utilizza una pratica commerciale sleale consistente nella pre-selezione dell’opzione di acquisto periodico per una vasta gamma di prodotti disponibili sul proprio sito. Questo significa che, all’interno della pagina web dove vengono illustrate le caratteristiche dell’articolo selezionato, viene impostata di default l’opzione “acquisto periodico” anziché quella “acquisto singolo“, sia per i prodotti venduti direttamente da Amazon sia per quelli venduti da terze parti sul marketplace.
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I prodotti in questione sono generalmente consumabili: prodotti per capelli, cosmetici, fino al mangime per animali. L’acquisto periodico porta ogni mese una nuova confezione del prodotto a casa dell’utente, ma non è scontato che l’utente abbia già terminato quella precedente. Secondo quanto dichiarato dall’Antitrust in una nota ufficiale, questa pratica pregiudica in modo significativo la libertà di scelta dei consumatori.
La pre-spunta dell’acquisto ricorrente porta infatti i consumatori a comprare periodicamente un prodotto, anche senza effettivo bisogno, limitando così la loro facoltà di scelta. Tale comportamento è stato considerato in contrasto con il canone di diligenza professionale che ci si aspetterebbe da un operatore di rilievo come Amazon, il quale dovrebbe costruire le interfacce online in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli.
Durante l’indagine, è emerso anche che Amazon aveva pre-selezionato l’opzione di consegna veloce a pagamento. Tuttavia, l’azienda ha proposto degli impegni che sono stati accolti dall’Autorità onde evitare ulteriori sanzioni: in futuro, verrà predefinita soltanto l’opzione di consegna gratuita. Inoltre, le due società coinvolte erogheranno un risarcimento a favore dei consumatori che nel corso del 2023 hanno contattato il Servizio Clienti per lamentarsi di questa pratica.
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