Si è tolto la vita Gianmarco Ceccani, di soli 27 anni, l’amico del ragazzo assassinato ad Alatri nel 2017. Ai tempi della tragedia era stato il solo a difendere Emanuele Morganti, ucciso dal ‘branco’ in un locale nella località di Tecchiena. Quella terribile notte tra il 25 e il 26 marzo, si era schierato con Emanuele cercando di difenderlo.
Alatri: la morte del 27enne
Gianmarco aveva sposato la sorella dell’amico, Melissa, che porta avanti il ricordo del giovane assassinato anche attraverso un premio dedicato agli studenti. Lascia la moglie e il loro bambino che porta il nome del defunto zio. Nei giorni scorsi il giovane era stato fermato perché trovato in possesso di droga. Non è ancora chiaro se ci sia un nesso tra i controlli delle forze dell’ordine e la decisione di togliersi la vita.
Alatri: la morte di Morganti
La vicenda fu uno choc per il paese di Alatri. Il brutale assassinio del giovane di 20 anni è avvenuto il 26 marzo 2017, nella piazza del paese. Il ventenne di Tecchiena era stato aggredito dal branco in piazza Regina Margherita e morì a distanza di poche ore al policlinico Umberto I di Roma. urono 15 minuti di orrore, di violenza inaudita e gratuita, consumata davanti a decine di ragazzi che riempivano la piazza centrale di Alatri. Una violenza scatenata probabilmente da un mix di alcol e droga e dalla voglia aberrante di dimostrare “davanti a tutti chi comanda e controlla il territorio“.
Emanuele era nel Miro’ Club con la sua fidanzata e al bancone si innesca una lite con un altro ragazzo per un cocktail. A quel punto sono intervenuti i buttafuori: prendono Emanuele e lo scaraventano fuori dal locale. E lì inizia il film dell’orrore: il ragazzo è circondato e picchiato da un gruppo che è nella piazza. Riesce a rialzarsi e fugge. Ma il branco lo insegue, lo riprende e lo picchia ancora. Fino ai colpi finali, forse inferti con un manganello e un tubolare in ferro.