Mancano poche ore a San Valentino, il giorno che celebra l’amore di coppia in tutte le sue forme e che vede milioni di persone scambiarsi doni e affetto per celebrare l’affetto che li lega. Non sempre, però, l’amore è come quello che descrivono i famosi Baci Perugina. Un indagine di Save the Children e Ipsos sui comportamenti delle coppie composte da adolescenti ha dimostrato che in Italia, più spesso di quanto si vorrebbe, l’amore si presenta con sfaccettature poco chiare e con tendenze alla violenza e al controllo.
Le percentuali raccolte dall’indagine non promettono nulla di buono e costringono gli adulti a ripensare ai modelli di comportamento che la società di oggi sta inculcando nei giovani, gli stessi che tra pochi anni saranno adulti. Il 52% degli intervistati, quindi più della metà, ha confessato di aver subito comportamenti violenti all’interno della coppia. Una percentuale che fa rabbrividire se si pensa che gli intervistati hanno un’età compresa tra i 14 e i 18 anni. Anni complessi in cui è semplice cadere nei tranelli della vita e farsi male più del dovuto.
Leggi Anche
Adolescenti, i dati preoccupanti del rapporto “Le ragazze stanno bene?“
Il titolo del Report di Save the Children è più esplicativo di quanto dovrebbe: “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza“. Una domanda che purtroppo in base alle percentuali dell’indagine non sembra avere una risposta positiva. Il dato più spaventoso riguarda la violenza sporadica nelle coppie. Il 17% degli intervistati ha dichiarato che uno schiaffo ogni tanto nelle relazioni intime è normale e che non può essere visto come un reale segno di violenza. Allo stesso tempo, però, il 19% ha confessato di essersi spaventato almeno una volta a causa dei comportamenti violenti del proprio partner.
Dati che sembrano in contrasto tra loro e che potrebbero essere spiegati proprio con la confusione tipica dell’età adolescenziale. Uno stato di confusione che però genera incertezze e spesso porta a cadere in errori che possono avere conseguenze molto gravi. Da un lato l’11% degli intervistati ha dichiarato che “proprie foto intime sono state condivise da altri senza il mio consenso“, mentre il 30% ha ammesso di ritenere la gelosia un segno d’amore. Un’idolatria di un sentimento tossico che deriva spesso dai modelli che la società impone attraverso i media e le piattaforme sociale.
Un mondo distorto da cui gli adolescenti apprendono abitudini e comportamenti che ritengono normali e sani e che in realtà nascondono pericoli troppo grandi per la loro età. Il 26% degli adolescenti intervistati ha dichiarato di aver avuto un partner che era solito controllare le loro attività sui social tramite dei profili falsi. Controllo, manipolazione e violenze psicologiche ormai introiettate dalla nuova generazione, che non riesce più a comprenderne il pericolo.
Adolescenti, l’analisi di Save the Children
“È necessario un intervento sistematico e organico per accompagnare i ragazzi e le ragazze nella crescita affettiva e relazionale” ha sottolineato Antonella Inverno, Responsabile Ricerca e Analisi di Save the Children, a seguito della conclusione del report. Non solo dati preoccupanti a livello di pratiche di controllo e manipolazione ma anche tanti stereotipi di genere che continuano a manifestarsi anche nelle nuove generazioni.
Secondo il 69% degli intervistati le ragazze sono più predisposte dei ragazzi a piangere e secondo il 43% una ragazza nel momento in cui non desidera un rapporto sessuale può trovare il modo di sottrarsi. Ad aggravare il quadre il 29% degli intervistati ritiene che una ragazza possa in qualche modo provocare la violenza sessuale col modo di vestirsi e comportarsi. Stereotipi pericolosi di cui la nostra società ancora non riesce a liberarsi e che continua a riprodursi anche nelle menti dei più giovani.
“Considerare gelosia, possesso e controllo ingredienti accettabili e segni di amore in una relazione di coppia o attribuire una responsabilità alla vittima di una violenza sessuale per il modo in cui è vestita non possono essere considerati, purtroppo, retaggi del passato, ma sono opinioni e comportamenti diffusi tra i giovani oggi” ha concluso Antonella Inverno, sottolineando l’importanza dell’educazione emozionale e sessuale che in queste fasce di età può rivelarsi fondamentale per un corretto sviluppo delle capacità relazionali.
© Riproduzione riservata