L’Italia piange la scomparsa di una figura storica del giornalismo cartaceo e televisivo. Si è spento all’età di 97 anni Lucio Manisco, tra le firme più autorevoli nel panorama italiano e conosciuto ai più per la sua attività da corrispondente inviato dalla Rai negli Stati Uniti per il Tg3.
I tanti anni da inviato
Manisco è nato a Firenze il 16 febbraio 1928 e già da giovanissimo ha manifestato un grande interesse per la scrittura giornalistica. Ottiene la maturità classica nel 1947 e si iscrive alla facoltà di Lettere all’Università La Sapienza di Roma. A soli 20 anni fa il suo esordio come redattore di Italia Socialista e de Il Giornale di Roma.
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Ha fondato e diretto la Domenica Sera, ma la sua carriera sboccia dopo aver lavorato come assistente ai programmi per la Bbc. Lucio Manisco entra nelle file del Messaggero e diventa subito punto riferimento del giornale a Londra e poi a New York, dove è stato inviato per circa 30 anni, dal 1955 al 1984. Il passaggio alla Rai lo rende celebre anche tra il pubblico più ampio del piccolo schermo. Dal 1987 al 92, è stato l’inviato a New York per il Tg3.
La carriera politica di Lucio Manisco
Chiude la carriera da corrispondente estero e decide di entrare attivamente in politica. Nel 1992 fu eletto alla Camera come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. Il suo mandato è stato poi rinnovato nel 1996. A Palazzo Chigi Lucio Manisco ha ricoperto il ruolo di membro e poi segretario della Commissione Affari Esteri.
Nel 1994 ottiene un seggio anche al Parlamento Europeo sempre per Rifondazione Comunista e riconfermato nel 1999, questa volta all’interno dei Comunisti Italiani. Nel 2004 provo a ricandidarsi all’Europarlamento ma non ottenne la rielezione.
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