Nella Camera dei deputati si è aperta oggi la discussione sulla proposta di legge sulla liberazione anticipata dei detenuti proposta da Roberto Giachetti di Italia Viva e dall’ONG italia Nessuno Tocchi Caino che si occupa della lotta contro la tortura e la pena di morte.
Il testo della proposta di legge prevede di ampliare il beneficio della liberazione anticipata e di aumentare il numero dei giorni di sconto pena per ogni semestre. Alla Camera sono presenti anche rappresentanti di Nessuno Tocchi Caino e Rita Bernardini di +Europa, da oggi in sciopero della fame e della sete per la proposta e per denunciare la situazione nelle carceri.
Leggi Anche
Liberazione anticipata, le dichiarazioni di Giachetti
Roberto Giachetti ha dichiarato che sulle carceri c’è il decreto di Nordio che non è adatto perché non dà una soluzione a una situazione emergenziale. Ha affermato che “la nostra proposta chiede di ripristinare lo stato di diritto nel nostro Paese. Il ministro Nordio ci spieghi come si può trovare una soluzione a questa situazione quando questo governo in realtà si inventa un nuovo reato e un aumento di pena al giorno e da quando si è insediato le persone detenute sono aumentate di oltre 5mila unità”.
Il deputato di Italia Viva ha dichiarato che “al 31 maggio scorso i detenuti nelle carceri italiane erano 61.547 per una capienza effettiva di 47.066 posti, con un sovraffollamento effettivo di 130,77%. La proposta di legge avanzata insieme a Rita Bernardini, con uno sconto aggiuntivo di pena per i detenuti che si sono comportati bene, avrebbe dato un contributo immediato rispetto al problema. L’unica risposta del governo sono stati i litigi di carattere ideologico. Ora, dopo quello motivato con la scadenza delle elezioni europee, viene chiesto un ulteriore rinvio. Il risultato non sarà altro che mandare a morire il provvedimento senza nemmeno metterci la faccia”.
Continua dicendo che “intervenire è indispensabile perché l’emergenza nei prossimi mesi diventerà drammatica e indegna di un paese civile”.
Liberazione anticipata, De Raho del M5S è contro
Il deputato M5S Federico Cafiero De Raho, vice presidente delle commissioni Giustizia e Antimafia non è d’accordo con la proposta di legge. “La situazione delle carceri in Italia è drammatica e indegna, il livello è talmente basso da comportare il respingimento delle estradizioni di detenuti da paesi stranieri verso il nostro. Ma la pdl Giachetti non è la risposta giusta, sarebbe l’ennesima misura svuota-carceri. Non è pensabile che godano della liberazione anticipata tutti i detenuti, senza alcuna distinzione per i reati gravi. Considerando anche l’ulteriore sconto previsto dalla pdl Giachetti, uscirebbero dal carcere 23 mila detenuti, molti di loro subito e tutti prima dei prossimi due anni”, ha dichiarato.
De Raho dice che invece “si deve fare altro: servono interventi innovativi. Si pensi ad esempio alla detenzione su piccola scala, un modello apprezzato e promosso dai ministri della Giustizia dei 27 paesi Ue, che hanno invitato gli Stati ad adottare piccole strutture detentive, comprese le Case di Comunità di Reinserimento Sociale proposte dal Movimento 5 Stelle. Questa soluzione contrasterebbe i peggiori difetti della detenzione attuale e aiuterebbe molto il percorso di rieducazione e reinserimento sociale. È un modello innovativo sostenibile, equo e inclusivo”.
“In tutto questo il governo non investe soldi nell’edilizia penitenziaria, né in assunzioni straordinarie: mancano 18 mila agenti di Polizia Penitenziaria e le nuove assunzioni già previste non compensano nemmeno le uscite; manca l’assistenza sanitaria, pochissimo si investe per le figure rieducative, che pure sono decisive: si pensi che il 70% di chi non è coinvolto in programmi di reinserimento è recidivo, mentre questo dato crolla al 2% tra chi ha appreso un lavoro in carcere” conclude il deputato M5S.
Liberazione anticipata, Della Vedova di +Europa sostiene la proposta
Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, sostiene la proposta di Giachetti “per togliere dall’illegalità costituzionale e dall’inciviltà la vita nelle carceri italiane. Le condizioni attuali delle carceri non sono imputabili a questa maggioranza, ma il governo Meloni è il primo da tanti anni con una piena maggioranza politica e una totale agibilità parlamentare: nel nome del garantismo – lo dico soprattutto a Forza Italia – fate vostra questa iniziativa legislativa. Potete farlo. Se non lo fate, la responsabilità della condizione carceraria in Italia d’ora in poi sarà vostra”.
© Riproduzione riservata