Maturità 2024, oggi gli orali: ecco come funzionano

Oggi, 24 giugno, è un giorno speciale per oltre 500.000 studenti italiani impegnati negli esami di maturità 2024. Dopo le due prove scritte, è arrivato il momento di affrontare la sfida più difficile: il confronto diretto con gli insegnanti attraverso una prova orale lunga e complessa

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Dopo aver affrontato le prove scritte nei giorni scorsi, i maturandi sono ora chiamati a presentarsi davanti alle commissioni d’esame per i colloqui orali, l’ultima tappa prima di ottenere il tanto ambito diploma di maturità che porrà fine a una lunga e importante fase della loro vita per proiettarli in una nuova e inesplorata.

Durante l’esame, la commissione terrà conto non solo delle performance orali degli studenti, ma anche delle esperienze formative e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) descritti nel curriculum di ciascun candidato. La capacità di presentare e analizzare criticamente queste esperienze attraverso relazioni o elaborati multimediali costituirà un ulteriore elemento di valutazione. Per garantire un’equa valutazione, le commissioni esamineranno al massimo cinque maturandi al giorno, permettendo così un’attenzione dettagliata a ogni candidato e la possibilità di esprimersi nel modo più completo possibile.

Come funziona la prova orale di maturità?

Il passaggio finale dell’esame di maturità è caratterizzato da un’esposizione orale in cui ogni candidato ha 60 minuti per dimostrare le proprie conoscenze e competenze acquisite nel corso dell’ultimo anno di studi. La commissione d’esame, composta per oltre la metà da docenti esterni alla scuola di appartenenza, proporrà agli studenti uno spunto da cui partire per intavolare un discorso, che potrà essere un testo letterario, una fotografia o un’opera d’arte. Uno spunto che non solo serve da base per l’analisi e la discussione del candidato, ma rappresenta anche un’opportunità per mostrare la capacità di collegare conoscenze e competenze trasversali in modo coerente e approfondito con tutte le altre materie.

Curiosamente, l’approccio utilizzato dalle scuole italiane per formare gli studenti a 360 gradi, solitamente non prevede una collettivizzazione delle materie di insegnamento, ma ogni corso assume una forma a sé stante con un insegnante specializzato proprio e solo in quella materia. Eppure, durante l’ultima prova, allo studente viene richiesto proprio un metodo che deve aver costruito da solo, riunendo le varie materie e i vari argomenti di ciascuna, all’interno di una narrazione unitaria più o meno astratta, usando come spunto un catalizzatore artistico casuale.

Ad ogni modo, l’esito dei colloqui orali non solo determinerà il conseguimento del diploma di maturità, ma rappresenterà anche un trampolino di lancio per i prossimi passi accademici e professionali dei giovani italiani. L’essere messi di fronte a una difficoltà mai affrontata, diventa di per sé una grande prova di determinazione e coraggio che certifica l’ingresso dello studente nell’età adulta.

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