Le versioni originali di Topolino e Minnie, apparsi per la prima volta nel cartone animato Steamboat Willie nel 1928, non sono più coperti dalla legge sul copyright. A partire da capodanno 2024 infatti, sono ufficialmente scaduti i termini della legge americana sul diritto d’autore, e l’immagine del topo più famoso di sempre potrà ora essere utilizzata liberamente da altri autori.
Topolino: un’icona di stile immortale
Fumettisti, ma anche stilisti e cineasti. Molti vorranno sfruttare per primi la nuova possibilità di usare l’immagine del topo di Disney sulle proprie opere gratuitamente. Topolino, diventato un’icona di stile, cultura pop e consumismo americano, negli anni ha fatto da modello per le opere di molti artisti, dal Quadrant Mickey Mouse di Warhol alla Napalm Girl di Banksy.
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In realtà non saranno ora libere tutte le immagini di Mickey Mouse e Minnie prodotte da Disney, ma il solo design originale in bainco e nero in stile anni 20. Un’immagine antica ma rimasta iconica, diventata un vero e proprio simbolo della multinazionale americana.
Occhi giganti con le pupille nere, muso allungato e niente guanti. La prima versione di Topolino era piuttosto semplice e molto diversa dal simpatico topo in calzoncini rossi cui ormai siamo abituati. Persino gli iconici guantoni di casa Disney sarebbero stati introdotti in un secondo momento, prima gialli nel 1940 e poi bianchi negli anni 50.
Topolino e le altre opere di dominio pubblico
La possibilità di utilizzare le immagini di Minnie e Topolino senza dover pagare royalties alla Disney consentirà di accedere al cartone animato originale e pubblicarlo gratuitamente sulle piattaforme web. Inoltre, come accaduto con altre opere ormai scoperte dal diritto d’autore, sarà possibile usarne immagini per creare nuove opere o versioni alternative delle stesse.
Topolino non è il primo personaggio letterario famoso a essere uscito dalla protezione copyright. Ad oggi, molte altre opere celebri possono essere usate liberamente e trasformate, come ad esempio Peter Pan, L’Amante di Lady Chatterly e Orgoglio e Pregiudizio. Proprio di quest’ultimo, nel 2009, è stata pubblicata una sua versione horror, chiamata: Orgoglio e Pregiudizio Zombie.
Personaggi Disney in chiave horror
Anche all’interno di casa Disney altri personaggi iconici, oltre Mickey Mouse e Minnie, possono oggi essere usati liberamente. Primo fra tutti Winnie the Pooh, che l’anno scorso era tornato al cinema in versione slasher con il film Winnie the Pooh Blood and Honey.
Vista la tendenza, sembrerebbe plausibile che tra le prime riscritture di Mickey Mouse se ne svilupperà una in chiave horror. Curiosamente però, nel film di Winnie the Pooh non compariva il suo amico Tigro. Il quale, essendo apparso per la prima volta in un’opera del 1928, ha perso la propria protezione copyright proprio quest’anno insieme a Topolino e Minnie.
Infatti, la legge sul copyright statunitense copre le opere per ben 95 anni dalla loro pubblicazione. Fino al 1998 aveva una durata di 75 anni ma Disney pensava non fossero sufficienti per proteggere a sufficienza le proprie opere. Fu infatti proprio la multinazionale americana a fare pressione sul Congresso, ottenendo una proroga di vent’anni sulla legge.
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