Approderà al Senato il 7 novembre il disegno di legge per l’istituzione della commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. E’ quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo in corso a Palazzo Madama. L’esame, previsto il 10 ottobre scorso, era slittato per la crisi in Medioriente e il voto in Aula, proprio quel giorno, delle mozioni sugli attacchi di Hamas contro Israele approvate alla presenza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. La proposta di legge sulla commissione Orlandi (formata da 20 deputati e altrettanti 20 senatori) ha già avuto il via libera alla Camera.
La commissione parlamentare d’inchiesta sul caso dell’allora adolescente, scomparsa a Roma il 22 giugno 1983, ha iniziato i suoi lavori il 20 ottobre 2023. La commissione, composta da 20 membri, ha il compito di fare luce su una delle vicende più misteriose della storia italiana.
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Le indagini della procura di Roma
La procura di Roma ha riaperto le indagini sul caso Orlandi nel maggio 2023, dopo la pubblicazione di una registrazione di una conversazione avvenuta nel 2009 tra un ex membro della Banda della Magliana, Marcello Neroni, e un giornalista. Nella registrazione, Neroni afferma che Emanuela, sarebbe stata rapita o fatta sparire da Enrico De Pedis, capo della Banda della Magliana, su richiesta di qualcuno all’interno del Vaticano.
In seguito alla riapertura delle indagini, la procura di Roma ha acquisito gli atti del Vaticano sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. I documenti acquisiti dalla procura includono una relazione della Gendarmeria vaticana, risalente al 1983, che afferma che Emanuela, è stata vista per l’ultima volta in compagnia di un uomo di mezza età, alto e con i capelli grigi.
La commissione d’inchiesta
La commissione parlamentare d’inchiesta ha il compito di verificare la credibilità delle dichiarazioni di Neroni, di approfondire tutte le piste investigative legate alla scomparsa della ragazza, ma soprattutto ha la funzione di fare luce su una vicenda che ha tenuto l’Italia col fiato sospeso per 40 anni. Ad oggi, ha già ascoltato diversi testimoni, tra cui il fratello di Emanuela, Pietro, e l’ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone.
Le ipotesi sul caso Orlandi
Nel corso degli anni sono state formulate diverse ipotesi sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. La prima, quella più accreditata, è che la ragazza sia stata rapita dalla Banda della Magliana per ottenere un riscatto. La seconda ipotesi, quella più controversa, è che sia stata rapita dal Vaticano per nascondere uno scandalo sessuale.
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