Crescono i progetti per implementare il rapporto fra comunicazione sportiva e pubblicità digitali
Lo sport, l’informazione ed il marketing, entità ormai collegate indissolubilmente. A tal proposito, negli ultimi decenni, si sono moltiplicati a dismisura i corsi di studio universitario e di aggiornamento professionale, in merito al rapporto fra il tema dell’informazione e quello dello sport, entrambi applicati nel contesto dei media e del marketing digitale.
Aldo Biscardi e la rivoluzione della comunicazione sportiva
Fra le figure di spicco, protagoniste del radicale cambiamento dell’informazione sportiva nel periodo a cavallo fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio, vi è sicuramente quella di Aldo Biscardi, indiscusso mattatore delle trasmissioni sportive del periodo storico sopracitato.
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La comunicazione sportiva, sotto l’egida del noto giornalista molisano, ha subito un radicale processo di innovazione che l’ha tramutata, nel giro di pochi anni, in uno dei settori dell’informazione più proficui, in termini di marketing, e seguiti in termini di audience.
Il passaggio dalla televisione pubblica, Rai Tre con Il Processo del lunedì, alla piattaforma privata, Tele+ con Il Processo di Biscardi, ha permesso la creazione di un vero e proprio “metodo” attraverso il quale è stato creato un vero e proprio “brand”.
Dal “metodo” al “brand”
Fra le iniziative più interessanti, in merito all’esposizione dei metodi attraverso i quali portare avanti questo modo di fare giornalismo sportivo, sempre più in voga fra i giovani aspiranti alla professione, è da sottolineare l’impegno profuso dalla figlia del noto Aldo, Antonella Biscardi, la quale insieme ad una squadra di esperti presiede, in qualità di Presidente, il comitato per l’assegnazione del Premio Aldo Biscardi.
La cerimonia per la consegna del titolo, sede scelta per l’occasione è la facoltà di economia della sede universitaria Tor Vergata di Roma, viene sfruttata come occasione per esporre attraverso una Tavola Rotonda il “metodo Biscardi”.
I temi affrontati coincidono con l’esposizione dell’intuizione del noto conduttore, bravo a trasferire la formula del Processo delle aule di tribunale negli studi televisivi, creando un dibattito in grado di rendere le trasmissioni sportive dei veri e propri talk show, attraverso i quali è riuscito a garantirsi un’audience da Guinness dei primati, unendo la novità temporanea, rappresentata dalla trasmissione innovativa, con la costante capacità di “stare sul pezzo”.
Sfruttare il digitale e sottolineare il valore sociale dello sport
I temi sottolineati vertono sulla capacità di cogliere la trasversalità dello sport, partendo dal concetto per il quale lo sport corrisponde ad un valore universale, accessibile a tutti senza alcuna forma di discriminazione o pregiudizio.
L’obiettivo del Premio Aldo Biscardi è proprio quello di ribadire il valore sociale e culturale dello sport, favorendo la creazione di progetti atti ad evidenziare e salvaguardare il valore etico nel campo dello sport, della comunicazione e della letteratura, ponendo particolare attenzione alla formazione giovanile.
A questi presupposti viene unita la consapevolezza secondo la quale risulta fondamentale rimanere al passo coi tempi. Uno dei principali esempi, in tal senso, è legato alla capacità di cogliere il cambiamento sociale rappresentato dall’avvento del digitale e dei social media. Secondo questa prospettiva, al giorno d’oggi non può esistere nessun prodotto di entertainment, che ambisca ad avere successo nel mondo della comunicazione, senza un efficiente piano di marketing.
L’obiettivo del convegno è quello di sottolineare l’importanza del Product Placement, un tema ampiamente anticipato da Aldo Biscardi nel corso della sua carriera, vale a dire la capacità unire la promozione attraverso i media alle tradizionali forme di pubblicità.
Ad oggi, risulta fondamentale la capacità compiere un ulteriore salto generazionale verso il Branded Entertainment, cioè le manifestazioni che non solo contengono brand al loro interno ma, addirittura, vengono firmate dagli stessi, i quali poi compaiono nel titolo delle manifestazioni.
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