La quinta stagione di Belve si aprirà con grandi personalità: stasera il noto show di Rai 2 ospiterà l’attrice Sabrina Impacciatore, Natalie Guetta con la sua esperienza a Pechino Express e il campione dell’atletica italiana Marcell Jacobs. Proprio lui si è aperto nello studio di Belve, raccontando di sé, di suo padre, e chiarendo tutte le domande che si erano create attorno al caso delle presunte intercettazioni da parte del fratello di Filippo Tortu.
Jacobs, un caso di spionaggio
Marcell Jacobs, oro olimpico a Tokyo 2020, primatista nei 100m, ha raccontato di una spiacevole vicenda che lo ha visto protagonista.
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Nel febbraio 2025 la Procura di Milano ha indagato su una presunta fuga di informazioni dalle banche dati dello Stato. Le indagini delle autorità si starebbero concentrando su una società di investigazioni di nome Equalize. Il punto è che Giacomo Tortu, fratello di Filippo, si sarebbe presuntamente rivolto ad Equalize per spiare Jacobs. L’atleta era conoscenza di queste intercettazioni, ma non sapeva che il mandante potrebbe essere il fratello di un suo collega ma soprattutto amico.
Sotto osservazione sarebbero stati i suoi dati di allenamento, le sue analisi del sangue e anche il suo telefono. Jacobs quindi pensa che la possibile “spia” stesse cercando prove di doping per incastrarlo.
“Sinceramente sono rimasto molto male“, la risposta del campione alla domanda su come avesse vissuto questa violazione. Jacobs ha raccontato che da quando ha vinto alle Olimpiadi nel 2020 ha oscurato la stella nascente di Filippo Tortu, suo “rivale” nei 100m. Fra di loro però c’era sempre stata una sincera amicizia, fuori e dentro la pista di atletica. Scoprire che dietro a questa “fastidiosa“, come l’ha definita, violazione della privacy ci potrebbe essere il fratello di Tortu lascia deluso e perplesso il primatista italiano; ed infatti non crede che Filippo fosse a conoscenza di questa vicenda.
La Fagnani continua a punzecchiarlo poi e gli domanda che cosa farebbe se tutte le accuse si rivelassero fondate. Jacobs risponde che “sarebbe una bella batosta, personale e per tutta la squadra della staffetta“, inoltre aggiunge che non ha ancora avuto occasione di vedere Tortu e che sicuramente l’imbarazzo non mancherà. Alla domanda se Filippo avesse licenziato il fratello Jacobs risponde “Non penso, è il fratello…” ma dopo un lungo silenzio aggiunge: “Io lo avrei fatto“.
Jacobs, il mancato rapporto con il padre
Terminato l’argomento “Tortu“, Jacobs ha raccontato in studio il difficile rapporto con suo padre. Il genitore lasciò il piccolo Marcel alle cure della madre. Il campione racconta che da bambino credeva che suo padre, militare di stanza in Corea, fosse un supereroe, ma la sua assenza si faceva sentire molto. Jacobs ha raccontato di quanto fosse difficile per lui vedere i disegni dei suoi compagni in cui comparivano due genitori, mentre nel suo soltanto la madre.
Il riavvicinamento dell’atleta a suo padre ha però risvegliato in lui qualcosa. “Ho iniziato a vincere quando mi sono riavvicinato a lui“, ha detto seduto sullo sgabello di Belve. “Prima delle Olimpiadi ho iniziato a rompere quel muro” ed è da quel momento che sarebbe nato il Marcell Jacobs con la voglia di vincere che gli ha fatto conquistare l’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020.
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