A una settimana dall’inizio, gli Internazionali d’Italia rischiano già di perdere alcuni dei protagonisti più attesi del tennis mondiale. Ieri è arrivato il primo forfait ufficiale e non è arrivato dalla bocca di un nome da poco: Novak Djokovic non giocherà al Foro Italico.
Il serbo all’esordio all’Atp 1000 di Madrid ha subito l’eliminazione da Matteo Arnaldi, stesso esito a Montecarlo contro Alejandro Tabilo (anche lui sarà assente a Roma, dove l’anno scorso è stato semifinalista). Il sei volte campione degli Internazionali d’Italia dovrà, quindi, rimandare ancora la vittoria del suo 100esimo torneo individuale nel circuito Atp.
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Berrettini ancora a rischio per gli Internazionali d’Italia
Matteo Berrettini si è dovuto ritirare alla fine del primo set del match contro Jack Draper. L’azzurro ha dovuto abbandonare l’incontro per l’insorgere del solito problema agli addominali per il solito problema.
Le sue parole: “Ho voluto provare a giocare, ma il ritiro è perché il gioco non valeva la candela. Farò di tutto per recuperare per Roma“, ma il timore è che il fastidio persista e sia necessario più di una settimana prima di poter tornare in campo. Berrettini, però, vuole assolutamente esserci agli Internazionali di Roma, competizione che ormai non disputa dal 2021.
Matteo Berrettini è fortemente motivato a partecipare all’82esima edizione degli Internazionali d’Italia anche perché, salvo ritiro, scenderà in campo nel doppio insieme al fratello Jacopo. L’annuncio della presenza dei Berrettinis è arrivata da Matteo con una storia pubblicata su Instagram in cui compare la scritta: “Un sogno che si avvera!“
Gli Internazionali d’Italia all’ombra del Roland Garros
Ancora non c’è l’ufficialità, ma anche Carlos Alcaraz rischia di non prendere parte al Masters 1000 del Foro Italico a causa di un problema muscolare all’adduttore della gamba destra che ha cominciato a sentire nella finale di Barcellona contro Holger Rune, uscito pure lui malconcio da Madrid e in dubbio per Roma. Anche lo scorso anno Carlos Alcaraz è stato assente per infortunio, lo stesso aveva fatto Jannik Sinner.
Nel comunicato in cui il murciano annunciava il ritiro dal torneo di Madrid (ora in corso), diceva anche: “Cercherò di recuperare per Roma, l’obiettivo è essere al 100% al Roland Garros“. Allo stesso modo si è espresso Djokovic prima dell’inizio di Madrid: “Voglio essere al meglio per Parigi”.
È questo quello che allontana i grandi campioni dal Masters 1000 di Roma: la sua programmazione a ridosso del Roland Garros e poi di Wimbledon spesso limita le prestazioni dei partecipanti. Ma non è che i dieci giorni del torneo del Foro Italico vengano presi dagli atleti come periodo di riposo in vista dei due slam?
Il sogno del quinto Slam
La risposta del pubblico, però, dimostra come Roma non sia un torneo di passaggio. I numeri degli ultimi Internazionali d’Italia confermano come stiano aumentando gli appassionati della competizione, complice sicuramente l’epoca d’oro del tennis azzurro.
Della stessa opinione è la Federazione Italiana Tennis e Padel che sta puntando molto sugli Internazionali d’Italia per far diventare il torneo il quinto Slam. La Federazione, come riportato a febbraio da La Stampa, vorrebbe procedere al rifacimento dei campi del Foro Italico e avrebbe presentato un’offerta da 550 milioni di dollari agli organizzatori del Masters 1000 di Madrid per acquisire la settimana del torneo; in questo modo si allungherebbe a 14 giorni la durata dell’evento, facendo fare così il salto di categoria all’evento romano in terra battuta.
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