Dopo le tante richieste pervenute, la politica tende una mano al mondo del calcio. Nella giornata di oggi, la 7° Commissione permanente del Senato voterà un documento sulle varie riforme che potrebbero essere attuate nel calcio italiano. Nel testo, che ha visto la collaborazione dei vertici calcistici, si sottolinea come questo specifico settore abbia un notevole impatto economico sul Pil, pari al valore di circa 11,3 milioni di euro.
Via il Decreto Dignità
Secondo quanto rivelato dalla Gazzetta dello Sport, nella bozza del documento si sottolinea come la Commissione “impegna il governo” ad attuare diversi interventi. In particolar modo è presente una riforma che potrebbe aiutare i club italiani. Infatti si chiede all’esecutivo di “valutare la modifica del divieto di pubblicità relativa a giochi e scommesse”. Il riferimento è al Decreto Dignità, attuato nel 2018, che nell’intenzioni serviva a contrastare la ludopatia.
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Tuttavia, l’effetto è stato diametralmente opposto e la poca chiarezza del provvedimento ha arricchito ancor di più il giro delle scommesse illegali. Inoltre, i professionisti del settore hanno perso circa 100 milioni di sponsorizzazioni a stagione. Per questo motivo Andrea Abodi, ministro dello sport, vorrebbe ripristinare la pubblicità e far avviare una campagna di sensibilizzazione sul tema del betting.
Scommesse, nel testo presenti degli sgravi fiscali
Per quanto riguarda le scommesse, la Commissione ha lanciato un appello al governo. Infatti si chiede di “valutare l’opportunità di destinare una quota annuale dei proventi derivanti dalle scommesse sportive agli organizzatori degli eventi su cui si scommette”. Nel testo si auspica che almeno l’1% del valore complessivo possa essere destinato a rendere più moderni gli impianti calcistici. In aggiunta, si chiede anche di riconoscere una quota al sistema calcistico per perseguire scopi e progetti di carattere sociale.
Nel documento, presentato dalla Commissione, mancherebbe invece il tanto richiesto Decreto Crescita. A essere favorevole a quest’ultimo provvedimento ci sarebbe Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, che avrà presto un incontro con Abodi. Diversamente, nel testo sono presenti degli sgravi fiscali sotto forma di Tax Credit per degli investimenti sui vari settori calcistici. Inoltre sono contenuto anche delle indicazioni per l’agevolazione del rinnovamento degli stadi. Il peso del calcio in Italia, con i suoi effetti, sta finalmente venendo messo in primo piano e non sostenere il settore comporterebbe rischi elevati.
Un lavoro lungo un anno
Il governo è quindi chiamato a rispondere alle esigenze del movimento calcistico italiano. Da quanto emerso sulle pagine della Gazzetta dello Sport, lo scorso anno sarebbero state fatte 10 riunioni. Sono stati ascoltati numerosi addetti ai lavori, dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, al presidente del Coni, Giovanni Malagò, per poi passare agli esponenti di alcuni club italiani.
L’immenso lavoro, concluso in sede plenaria il 6 agosto del 2024, ha visto protagonisti anche i rappresentanti delle emittenti televisive che possiedono i diritti per trasmettere le partite di calcio. La Commissione, presentando il documento, ha “ritenuto indispensabile tracciare una riforma complessiva del settore”.
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