Il Remigration Summit è in corso oggi a Gallarate, come preventivato. Il raduno di estrema destra incentrato sulle politiche di remigrazione è stato anticipato alle 9 del mattino di oggi, ben cinque ore prima di quanto invece deciso. Al momento non sono stati annunciati i motivi di questa anticipazione, ma potrebbe essere legata alla manifestazione organizzata a Milano proprio per protestare contro questo raduno.
Il centrosinistra italiano è infatti insorto per chiedere l’annullamento del summit, accusato di essere un evento portatore di idee xenofobe e razziste, che rischia di mettere in pericolo la tenuta democratica del nostro Paese. Oggi, quindi, i partecipanti al vertice hanno ricevuto una mail alle 6 del mattino, in cui veniva spiegato che il Remigration Summit si sarebbe svolto alle 9 al Teatro Comunale di Gallararate, in provincia di Varese.
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Sulle idee sostenute nel Remigration Summit si è espresso, da Napoli, il ministro dell’interno Matteo Piantedosi. Rispondendo a una domanda sull’approccio da lui preferito sul tema dell’immigrazione fra quello dell’ala moderata del centrodestra e quello dell’evento di Gallarate, ha dichiarato: “Sono due legittimi contributi ad una discussione. In democrazia c’è bisogno di tutti i contributi e di tutte le componenti rispetto a fenomeni così complessi“.
E ha aggiunto: “tutti i contributi ideali che si danno dalla politica sono importantissimi […]. Poi esistono dei luoghi dove la politica viene praticata, raccontata secondo l’arte del possibile e quindi secondo considerazioni di tipo diverso. La sintesi tra le due cose credo sia la migliore“.
Vannacci: “Porterò il tema della remigrazione a Bruxelles”
Nel corso della conferenza è stato proiettato un messaggio dell’ex generale Roberto Vannacci, ora eurodeputato e vicesegretario della Lega, che si è scusato per la sua assenza ed ha esortato i presenti a continuare con le loro battaglie per la remigrazione che “non è uno slogan ma una proposta concreta“.
Vannacci ha quindi preso le difese di questo movimento, sottolineando come questo tema non sia un tentativo di diffondere odio, ma una vera e propria discussione sul “diritto e dovere che ha ogni Stato di ripristinare l’ordine, la sicurezza e la sovranità sul proprio territorio“. Insistendo su questo tema, l’ex generale ha criticato chi in passato ha definito l’immigrazione incontrollata “una ricchezza“, sottolineando invece come questa abbia reso le città italiane meno sicure.
“Oggi, cittadini italiani ed europei vedono con i propri occhi le conseguenze di questa illusione: quartieri trasformati in zone franche, tensioni sociali crescenti, perdita di identità e insicurezza“, ha evidenziato, aggiungendo che la remigrazione, ovvero il ritorno degli immigrati ai loro Paesi di origine può essere una soluzione.
“Remigrazione vuol dire rimettere al centro gli italiani, gli europei, le famiglie che pagano le tasse, che rispettano le regole e amano il proprio Paese“, ha spiegato, parlando di una vera e propria “battaglia di civiltà“. In questo senso, quindi, Vannacci ha annunciato la sua intenzione di portare il tema della remigrazione a Bruxelles, in quanto l’Ue, “invece di preoccuparsi di avere più armi, più cannoni, più sistemi missilistici, dovrebbe ricordarsi che il suo primo dovere è proteggere i propri cittadini dentro i confini europei“.
La risposta alle polemiche sull’evento
Tra i primi a prendere le difese dell’evento c’è stato il leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri ha definito sbagliato il tentato di “vietare a priori il libero pensiero di qualcuno“, per poi aggiungere: “Non siamo mica in Unione Sovietica“. Al contrario, Andrea Cassani, sindaco della città, ha cercato di distogliere l’attenzione dal fatto che l’evento potesse svolgersi proprio nella sua città.
“Gallarate può essere una sede, ma ci sono anche altre location. Sono solo stati più bravi a tenerle nascoste“, ha spiegato, sottolineando che in un incontro avvenuto ieri mattina è stato anche individuato un impianto sportivo fuori dalla provincia, che potrebbe essere utilizzato per far svolgere l’incontro. Intanto, nella politica italiana continua lo scontro sulla correttezza di ospitare un incontro del genere.
Remigration Summit: la contrarietà del centrosinistra italiano
Se i politici della Lega, compreso il loro leader, si sono schierati a favore della libertà di pensiero, qualunque esso sia, nel centrosinistra è in corso l’organizzazione di una manifestazione di dissenso che si svolgerà domani a Milano. “Altro che libertà di pensiero: qui siamo davanti alla celebrazione di teorie razziste e di odio che riportano l’Europa indietro di quasi un secolo“, ha dichiarato il leader di Avs Angelo Bonelli, annunciando la sua partecipazione alla protesta.
Il Parlamentare ha inoltre duramente criticato la scelta della Lega di sostenere il summit, chiarendo che si tratti di “un raduno dell’odio, una manifestazione xenofoba e neonazista, promossa da gruppi dell’estrema destra europea, che inneggiano apertamente all’espulsione di massa di persone in base a criteri etnici e culturali“. Alla manifestazione che si terrà domani alle 14:30 in piazza San Babila sarà presente anche Nicola Fratoianni, altro leader di Avs, che ha spiegato di voler chiarire che “l’Italia non è un Paese sicuro per neonazisti e razzisti“.
Il leader di Sinistra Italiana ha chiarito di ritenere sconvolgente che, mentre in altri Paesi europei manifestazioni del genere non potrebbero mai tenersi, in Italia avvengono senza particolari problematiche. “Il ministro Piantedosi e tutto il governo Meloni, invece di dedicarsi alle bandiere sui balconi e a preoccuparsi del dissenso democratico e pacifico, impediscano questa vergogna“, è l’appello di Fratoianni.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è limitato a dirsi “contento” che il Remigration Summit non si svolgerà nella città che amministra. Secondo il primo cittadino, il tema dell’immigrazione è estremamente delicato e, in quanto tale, non può essere “liquidato con quattro battute“. Sala ha riconosciuto l’esistenza in Italia della libertà di pensiero, ma ha anche sostenuto che nell’evento in programma domani vi sarebbe “poca volontà di approfondire, con idee già precostituite e, mi vien da dire, anche con uno spirito poco italiano“.
Sardone (Lega): “La sinistra non si vergogna più di essere liberticida”
Sulla questione è intervenuta Silvia Sardone, neo eletta vicepremier della Lega, che ha definito “imbarazzante” il comportamento del centrosinistra, che si starebbe “arrogando il diritto di decidere chi può manifestare, riunirsi, organizzare un incontro“. La leghista ha poi tuonato sostenendo che la sinistra non si vergognerebbe “nemmeno più del suo atteggiamento liberticida“, che li porta a tentare di censurare ogni pensiero che è contrario al loro.
Un commento che si allinea a quello di Matteo Salvini, che ha sostenuto che ognuno deve essere libero di esprimere il proprio credo, anche se questo implica di ritenere che “l‘immigrazione di massa sia un problema“. Della stessa opinione anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha dichiarato: “In questo Paese grazie al cielo esiste la libertà sia di esprimere il proprio parere, sia di manifestare. Per cui mi sembra che non ci siano problemi“.
Resta quindi da comprendere cosa effettivamente accadrò domani e se Gallarate sarà realmente il teatro del Remigration Summit.
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