Meloni: “Abbiamo sperato fino alla fine che Giulia fosse viva, provo tristezza e rabbia”

La premier sui social: "L'amore vero non fa mai del male, solo una visione distorta e malata del rapporto tra uomo e donna può farlo"

Redazione
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“Niente di tutto ciò che è stato messo in campo per fermare la violenza contro le donne sarà utile se non saremo in grado di affermare la grande verità che in questo momento straziante ha ricordato il papà della giovane Giulia Cecchettin: ‘L’amore vero non uccide’. L’amore vero non fa mai del male, solo una concezione malata del rapporto tra uomo e donna può farlo“. Lo ha spiegato la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, su X, commentando la morte di Giulia Cecchettin, la giovane di 22 anni uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, di 22 anni, arrestato oggi.

Giulia Cecchettin di Vigonovo (Venezia) e Filippo Turetta di Torreglia (Padova)
Giulia Cecchettin di Vigonovo (Venezia) e Filippo Turetta di Torreglia (Padova)

“La morte di Giulia Cecchettin è una notizia straziante”, ha scritto Meloni su Twitter. “Un’altra giovane donna vittima della violenza di genere. Esprimo la mia vicinanza alla famiglia e agli amici di Giulia. È necessario fare di più per contrastare il femminicidio e per tutelare le donne”.

“Avevamo tutti sperato in questi giorni che Giulia fosse viva – ha confessato la premier – ma purtroppo le nostre più grandi paure si sono avverate. Uccisa. Provo una tristezza infinita nel vedere le foto sorridenti di questa giovane ragazza e, insieme alla tristezza, una grande rabbia. Ringrazio le Forze dell’Ordine italiane e tedesche – ha aggiunto – per il lavoro congiunto che ha assicurato alla giustizia il presunto assassino“.

“Il femminicidio è un problema culturale – ha continuato – che va affrontato con fermezza. Bisogna investire sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione, ma anche sul contrasto alla cultura maschilista che spesso porta a questi crimini”.

Meloni: “Approvato unanimità ddl per rafforzamento misure tutela donne in pericolo”

La presidente del Consiglio ha poi ricordato che “è già stato approvato all’unanimità dalla Camera, e mercoledì prossimo sarà in aula al Senato, il nostro disegno di legge per il rafforzamento delle misure di tutela delle donne in pericolo grazie a una maggiore prevenzione – ammonimento, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento – l’arresto anche in ‘flagranza differita’ e soprattutto attraverso tempi stringenti – 20 giorni – per valutazione da parte della magistratura del rischio e applicazione delle misure cautelari”. 

E ancora: “Abbiamo aumentato considerevolmente i fondi per il piano anti-violenza e per la tutela delle donne in uscita da situazioni di violenza. E’ già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole con i ministri delle Pari Opportunità e della Famiglia, della Cultura e dell’Istruzione così come la campagna di diffusione del numero verde anti-violenza 1522 – ha concluso Meloni – anche attraverso il coinvolgimento del mondo dello sport”.

L’omicidio di Giulia Cecchettin è l’ultimo caso di femminicidio in Italia. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, nel 2022 sono state uccise 114 donne, con un aumento del 10% rispetto al 2021.

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