Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sollecitato la Federal Reserve a ridurre i tassi di interesse, dopo che la banca centrale ha deciso di mantenerli invariati. In un post pubblicato mercoledì sera su Truth Social, Trump ha duramente criticato la scelta.
La Federal Reserve, guidata da Jerome Powell, ha infatti confermato il mantenimento dei tassi tra il 4,25% e il 4,5%. La decisione è arrivata insieme a una revisione al ribasso delle previsioni di crescita economica e a un aumento delle stime sull’inflazione, elementi che hanno suscitato il malcontento del presidente e di diversi settori economici. Trump ha sottolineato che un taglio dei tassi sarebbe fondamentale per stimolare la crescita e contenere gli effetti negativi dei dazi sulle importazioni.
La richiesta del presidente si inserisce in un contesto più ampio. Tra meno di due settimane entreranno in vigore i dazi “reciproci” contro l’Unione Europea, che coinvolgeranno anche l’Italia. Previsto anche il ripristino dei dazi del 25% su acciaio e alluminio verso Canada e Messico, precedentemente annunciati e poi sospesi. Trump ha ammesso che l’economia statunitense potrebbe subire “alcuni disagi” a causa di queste misure.
“La Fed farebbe molto meglio a tagliare i tassi mentre le tariffe statunitensi iniziano a farsi strada nell’economia”, ha scritto Trump, aggiungendo: “Fate la cosa giusta. Il 2 aprile è il giorno della liberazione in America!!!”.
Secondo il presidente, la Federal Reserve dovrebbe agire con maggiore determinazione, tenendo conto dell’impatto delle politiche commerciali sui settori più vulnerabili, esposti al rischio di rallentamento. Trump ha insistito su una politica monetaria più espansiva come strumento necessario per sostenere la crescita e fronteggiare le difficoltà economiche in un periodo di forte incertezza.
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