A sette anni dalla fine della loro relazione, Francesco Sarcina e Clizia Incorvaia tornano al centro di una disputa legale. Questa volta, il motivo del contendere non riguarda assegni di mantenimento o accordi di separazione, bensì la tutela della privacy della loro figlia Nina, di 9 anni. Il frontman de Le Vibrazioni ha querelato la sua ex moglie accusandola di aver pubblicato foto e video della bambina sui social per fini commerciali, senza la sua autorizzazione. Secondo quanto riportato da La Repubblica, nella denuncia si sostiene che l’influencer siciliana avrebbe tratto un profitto economico dall’esposizione della minore sul web.
Adesso l’influencer è stata rinviata a giudizio. L’udienza è stata fissata per metà dicembre: dovrà rispondere all’accusa del marito per “aver usato in maniera inappropriata l’immagine della figlia” di 9 anni.
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Le parole di Clizia Incorvaia a La Vita in Diretta
Dopo la decisione del tribunale del rinvio a giudizio, Clizia Incorvaia il 15 aprile è stata ospite a La Vita in diretta, dove ha espresso la sua delusione per l’accaduto: “I figli devono essere lasciati fuori dalle dinamiche tra ex coniugi“.
L’Incorvaia non avrebbe mai voluto portare avanti una battaglia del genere e le dispiace che sua figlia Nina sia vittima di tutto ciò: “Credo che un bravo genitore, ho imparato questo, deve fare un passo indietro rispetto alla propria rabbia. Quindi io tutto ciò rispondo insegnando a mia figlia l’amore – poi ha aggiunto-. Spero che non legga certe cose. Perché chi agisce con rabbia non capisce che sta facendo male alla mia piccola, che ha 9 anni e magari lo legge, anche se non ha un telefono o qualcuno glielo riporta. Però poi leggerà di questa battaglia mediatica, mediocre, becera e di bassissimo livello dai suoi genitori. E mi dispiace, mi dissocio”.
clizia ha sempre tutelato nina e per tutelare intendo tante cose, che non ha mai fatto il sorcio tossico da quando l’ha messa al mondo. per quanto questo periodo sia complicato spero davvero riesca a non farsi spegnere l’umore da quello. pic.twitter.com/7HGt5EgS21
— anto 🎡 (@cryingwsel_) April 15, 2025
La risposta di Clizia Incorvaia
L’attuale moglie di Paolo Ciavarro ha risposto su Instagram alle accuse dell’ex marito, smentendo che il benessere della bambina sia a rischio: “Sono una persona che ama profondamente sua figlia“. Molto tranchante, ha scritto: “Le parole restano e feriscono più dei fatti“. Ha poi spiegato il motivo del suo silenzio fino a ora: “Se io, fino ad oggi, ho taciuto e ho omesso l’impossibile, l’ho fatto solo per proteggere mia figlia“. Infine, ha respinto le accuse di esposizione e sfruttamento mediatico della bambina, affermando: “Condividere piccoli momenti della nostra quotidianità, sempre in modo rispettoso, non vuol dire esporla o sfruttarla“.
Francesco Sarcina di nuovo contro Clizia Incorvaia
Non è la prima volta che Sarcina solleva il problema. Già nel 2019, il cantante aveva denunciato Incorvaia per motivi simili, ma la situazione sembrava essersi risolta quando l’imprenditrice aveva smesso di pubblicare contenuti che ritraevano la figlia. Ma, nel corso dell’ultimo anno, Clizia avrebbe ripreso a mostrare Nina in contesti di sponsorizzazioni, portando Sarcina a sporgere una nuova querela. Gli avvocati del cantante affermano che, nonostante una serie di denunce e una causa civile, l’ex moglie avrebbe continuato a pubblicare immagini della bambina senza il consenso paterno.
Francesco Sarcina sostiene di aver tentato di risolvere la questione in via privata, ma senza successo. A supporto delle sue affermazioni, avrebbe allegato alla denuncia alcuni messaggi in cui Incorvaia avrebbe ammesso che le sponsorizzazioni sui social le permettono di sostenere economicamente la famiglia. In particolare, uno dei messaggi riporterebbe le seguenti parole: “Io campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, ecc“
Secondo Sarcina, queste dichiarazioni confermerebbero che l’immagine della figlia verrebbe utilizzata a fini economici senza alcuna autorizzazione da parte sua. L’accusa si concentra sulla mancanza di controllo e sul possibile sfruttamento della minore.
Negli anni, i contenuti multimediali che vedono protagonista la piccola Nina sarebbero aumentati. Il timore di Sarcina è che l’eccessiva esposizione social possa avere ripercussioni sulla crescita della figlia, considerando anche la notorietà di entrambi i genitori.
Per tutelare la bimba, il cantante ha affidato ai suoi legali un’istanza al tribunale dei Minorenni affinché la questione venga esaminata anche in sede civile. L’obiettivo è valutare se le attività della madre abbiano compromesso il benessere psico-fisico della piccola. Il legale di Sarcina, Mariapaola Marro, ha ribadito l’importanza di accertare se vi sia stato uno sfruttamento commerciale di Nina in violazione dei suoi diritti fondamentali.
Ora la decisione spetta alla magistratura civile, chiamata a esprimersi su una vicenda delicata che tocca il tema della tutela dei minori e del loro diritto alla privacy nell’era digitale.
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