A poche ore di distanza da queste dichiarazioni speranzose di Donald Trump, un brutale attacco ha colpito la città di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale. Secondo il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza ucraino, Andriy Kovalenko, l’attacco di matrice russa avrebbe deliberatamente colpito la città ucraina nel giorno della Domenica delle Palme per provocare numerosi morti. Il Servizio statale di emergenza ha reso noto che il bilancio al momento è di 34 vittime, tra cui alcuni bambini. Sembrerebbe che per l’attacco siano stati usati due missili balistici, che avrebbero causato uno dei bilanci più gravi dell’ultimo periodo.
Nel tardo pomeriggio, il presidente Zelensky è tornato a parlare dell’attacco, ringraziando i soccorritori e tutti coloro che sono impegnati nel tentativo di salvare più vite possibili. “La Russia non ha paura, ecco perché continuano a lanciare missili balistici“, ha chiarito il presidente, chiedendo ancora una volta un maggior impegno internazionale, per poi affondare durissimo: “Solo una feccia completamente fuori di testa può fare una cosa del genere“.
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A ridare speranza alla popolazione, un video diffuso dai servizi di emergenza ucraini, in cui, tra le rovine di un edificio colpito dalle bombe, si vede sventolare integra una bandiera ucraina. “Questo è un segno. Questo è un simbolo. Siamo in piedi. E resisteremo. Siamo invincibili. Vinceremo!“, è il messaggio che accompagna il video e che tenta di risollevare il morale di una popolazione stremata da più di tre anni di conflitto”.
Le reazioni internazionali
“Condanno con fermezza queste violenze inaccettabili, che contraddicono ogni reale impegno di pace, promosso dal presidente Trump e sostenuto convintamente dall’Italia, insieme all’Europa e agli altri partner internazionali“, con queste parole il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato l’attacco di questa mattina Sumy, esprimendo cordoglio per le vittime e le loro famiglie. Un commento che segue di pochi minuti quello durissimo degli Stati Uniti, giunto attraverso le parole dell’inviato speciale di Trump per la Russia e l’Ucraina, Keith Kellogg: “L’attacco delle forze russe su target civili a Sumy ha superato i limiti della decenza“.
La portavoce ad interim della Nato, Allison Hart, ha definito “scene orribili” quelle provenienti da Sumy, dicendosi vicina a coloro che “in questo giorno sacro” sono stati colpiti dalla violenza dell’attacco. Al coro di sdegno si è unita l’ambasciatrice Ue a Kiev, Katarina Mathernova, che ha parlato di “crimine di guerra” e “orribile attacco” in riferimento al raid di questa mattina.
Durissime anche le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, che ha denunciato il fatto che la Russia stia proseguendo con le offensive “malgrado le vite umane, il diritto internazionale e le offerte diplomatiche del presidente Trump“. Il titolare dell’Eliseo ha poi sottolineato che questa guerra sarebbe stata voluta e portata avanti solo da Mosca, per poi chiarire la necessità di “misure forti per imporre un cessate il fuoco alla Russia“.
Zelensky: “Contro la Russia serve forte risposta mondiale”
“Solo un bastardo potrebbe comportarsi così“, con queste parole il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha commentato l’attacco che questa mattina ha colpito Sumy. Il leader di Kiev ha sottolineato come il raid abbia colpito una cittadina “normale“, distruggendo case, istituti scolastici e auto in strada, per giunta in un giorno “in cui le persone vanno in Chiesa“, ovvero la Domenica delle Palme.
Zelensky ha quindi ribadito la necessità di un maggiore impegno internazionale finalizzato a nuove e più potenti pressioni nei confronti di Mosca. “Senza pressione sull’aggressore, la pace è impossibile. I colloqui non hanno mai fermato la balistica e le bombe aeree, la Russia deve essere trattata come un terrorista“, ha sostenuto il presidente, evidenziando la necessità di un approccio diverso e più duro nei confronti della Russia: “È necessaria una forte risposta mondiale. Gli Stati Uniti, l’Europa, tutti nel mondo che vogliono porre fine a questa guerra e a queste uccisioni“.
Il leader ucraino ha poi condiviso sui suoi social il video di un cittadino di Sumy che, con il suo telefonino, ha ripreso le devastazioni conseguenti all’attacco. Nelle immagini è possibile vedere una strada della città, disseminata da corpi in terra, alcuni già allineati, tra detriti e calcinacci, con soccorritori che trasportano un cadavere fuori da un edificio. Sullo sfondo è invece possibile vedere varie automobili in fiamme da cui si levano colonne di fumo nero.
Trump: “I rapporti tra Ucraina e Russia stanno andando bene”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che i rapporti tra l’Ucraina e la Russia starebbero “andando bene“. Le affermazioni fiduciose del Tycoon arrivano dopo le recenti esternazioni di insofferenza per la mancanza di progressi nelle trattative con Kiev, nelle quali era anche arrivato a minacciare nuove sanzioni contro la Russia se non si fosse arrivati a un accordo entro la fine del mese.
Ad oggi, invece, il presidente a stelle e strisce sembra confidare nel fatto che si sia giunti a un punto di svolta. In una conversazione avvenuta a bordo dell’areo presidenziale statunitense, l’Air Force One, Trump ha riferito ai media: “Credo che la relazione tra Ucraina e Russia possa andare bene. Arriva un momento in cui bisogna resistere o tacere. Vedremo cosa accadrà, ma penso che stia andando bene“. E ha poi continuato, in riferimento alla situazione globale: “Abbiamo molti conflitti in corso in tutto il mondo e credo che presto avremo molte buone notizie su alcuni di questi conflitti“.
Trump, le dichiarazioni sull’Ucraina dopo gli ultimi incontri diplomatici
Le dichiarazioni positive del Tycoon arrivano dopo una serie di importanti incontri diplomatici nei giorni scorsi, che potrebbero aver contribuito a guidare il conflitto in Ucraina verso possibili negoziati di pace. L’ultimo di questi risale a venerdì, quando l’inviato speciale per la Casa Bianca Steve Witkoff si è recato a San Pietroburgo per incontrare Putin. Il meeting è durato circa due ore, ed è stato definito da Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, “un incontro professionale“. In merito alla domanda se ci possa essere un nuovo scambio telefonico tra Trump e Putin a seguito di quest’ultimo colloquio, Peskov ha risposto che “in teoria è possibile“.
L’altro importante incontro è il secondo round di colloqui delle delegazioni Usa-Russia che si sono svolti a Istanbul giovedì scorso con l’obiettivo fondamentale di regolarizzare le relazioni diplomatiche fra le due potenze. Le delegazioni hanno chiarito fin da subito che fra i temi sul tavolo non sarebbe figurata l’Ucraina, ma che naturalmente il raggiungimento della pace con Kiev rappresenta una precondizione per la normalizzazione delle relazioni tra Washington e Mosca.
Ucraina, continuano gli attacchi reciproci
Nonostante le trattative in corso, i venti di guerra tra Kiev e Mosca non accennano a placarsi. Durante la notte il ministero della Difesa russo ha comunicato che la contraerea ha intercettato e neutralizzato 12 droni ucraini nella regione di Rostov e uno nella regione di Belgorod.
Dal canto loro le forze armate ucraine hanno dichiarato nella tarda serata di ieri un’allerta aerea nella capitale e in diverse altre zone del Paese per la minaccia di droni d’attacco russi. Lo riporta Rbc-Ucraina citando l’Aeronautica militare dell’Ucraina.
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