Torre Eiffel: 135 anni dall’inaugurazione della torre dei record

Un mito di 135 anni che ha stravolto il profilo di una città rendendolo unico: la Torre Eiffel, nata per essere l'edificio più alto del mondo, non smette mai di affascinare ed emozionare chiunque la osservi

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Il 31 marzo di 135 anni fa, a Parigi veniva inaugurata la Torre Eiffel, la gigantesca e inconfondibile costruzione di ferro, diventata nel tempo un simbolo della capitale francese, della tecnologia europea e della Belle Époque. Una visione rimasta impressa nell’immaginario collettivo che ormai la associa automaticamente a un’idea di romanticismo sognante e senza tempo.

Torre Eiffel: la storia di un simbolo

Nella seconda metà del XIX secolo, un’epoca segnata dal fervore della rivoluzione industriale e dalla corsa alla modernizzazione, le esposizioni universali rappresentavano un momento di vetrina per i progressi tecnologici e scientifici delle nazioni più avanzate. Nel 1886, Parigi si preparava a celebrare il primo centenario della Rivoluzione Francese e, per tale occasione, si propose di organizzare una nuova esposizione, un evento per cui nacque l’audace sfida di costruire la struttura più alta e maestosa del mondo. Questo ambizioso progetto era in grado di incarnare il potere economico e politico della nazione organizzatrice di fronte al mondo intero, oltre a fungere da simbolo tangibile del progresso umano nella costruzione di edifici e strutture di dimensioni notevoli.

Fu Gustave Eiffel a vincere il concorso per la costruzione della Torre, e per il progetto propose una struttura in ferro di 300 metri di altezza, che sarebbe diventata il simbolo della città di Parigi e un’icona mondiale dell’ingegneria e dell’innovazione. La sua costruzione, completata nel 1889, dimostrò il potenziale del ferro come materiale strutturale, superando i limiti della tecnologia del tempo.

Torre Eiffel
La Torre Eiffel in costruzione (1888)

Durante la fase di costruzione, circa duecento operai alla volta lavorarono alla torre, grazie all’utilizzo di componenti prefabbricati che dovevano solo essere assemblati progressivamente sul posto. La sfida più grande fu invece la costruzione delle fondamenta, particolarmente problematica soprattutto per i due pilastri più vicini alla Senna, dove è stato necessario scavare al di sotto del letto del fiume.

La torre più bassa delle più alte del mondo

Nonostante l’eccellenza tecnica della costruzione, diverse polemiche si sollevarono contro la struttura, soprattutto da parte di artisti e letterati, che ne denunciarono le dimensioni “mostruose” e la sua presunta bruttezza. Tuttavia, l’entusiasmo del pubblico durante l’Esposizione Universale confermò il successo dell’opera: circa due milioni di persone visitarono la Torre, sfruttando il moderno sistema di ascensori per raggiungere i tre livelli che la compongono.

Gustave Eiffel, famoso e ricco, morì nel 1923 quando il primato della Torre era ancora intatto, ma non passò molto prima che una nuova struttura si ergesse diventando il nuovo edificio più alto del mondo. Il primo fu il Crysler Building, completato nel 1930, e l’anno successivo venne superato a sua volta dall’Empire State Building. Ad oggi, la Torre Eiffel risulta quasi piccola rispetto al Burj Khalifa, che con i suoi quasi 830 metri d’altezza è a tutti gli effetti l’edificio più alto del mondo. 

Eppure, quando si guarda la Torre illuminata da cima a fondo nella notte parigina, non si può evitare di essere rimandati indietro nel tempo all’epoca in cui la gigantessa di ferro osservava il mondo dall’alto in basso, raccontando a chiunque la osservasse un unico silenzioso segreto: non esisteva limite al desiderio dell’essere umano, e un giorno, non troppo lontano, sarebbe riuscito a salire molto, ma molto più in alto di lei. Fino a sfiorare le stelle.

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