Usa, l’ennesima sparatoria in una scuola americana: un morto e 5 feriti

Un ragazzo di diciassette anni ha aperto il fuoco sui suoi compagni di scuola, uccidendo un bambino e ferendo altre cinque persone tra cui il preside

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Ad appena quattro giorni dall’inizio del nuovo anno, gli Stati Uniti si trovano nuovamente sotto shock dopo una sparatoria avvenuta in una scuola della città di Perry, nello stato dell’Iowa. Dylan Butler, un ragazzo di diciassette anni, ha aperto il fuoco sui suoi compagni, uccidendo un bambino di undici anni e ferendone altri cinque prima di rivolgere l’arma contro sé stesso e togliersi la vita.

Le dinamiche della sparatoria

La sparatoria si è consumata proprio il primo giorno di scuola al rientro dalle vacanze natalizie. Il giovane assassino, armato di un fucile a pompa e una pistola di piccolo calibro, avrebbe aperto il fuoco alle 7:37 del mattino, appena 20 minuti prima dell’inizio delle lezioni, scatenando il panico generale. 

Sentiti gli spari le vittime avrebbero subito iniziato a fuggire, andando a nascondersi nelle aule dell’edificio scolastico, ma il killer è  riuscito comunque a infliggere gravi danni prima dell’intervento delle forze dell’ordine, giunte sul posto sette minuti dopo la segnalazione. Il bilancio preliminare conta un morto, un bambino di undici anni, e cinque feriti, tra cui anche  il preside della Perry High School, Dan Marburger.

Le forze dell’ordine hanno anche rinvenuto un dispositivo esplosivo rudimentale all’interno dell’edificio scolastico, che è stato fortunatamente disinnescato. Le indagini sono in corso per comprendere appieno le circostanze dell’attacco e determinare eventuali complici o ulteriori minacce.

Le minacce sui profili social del ragazzo

Dylan Butler

Le motivazioni dietro l’attacco rimangono oscure, ma la polizia sta ancora investigando, focalizzando l’attenzione soprattutto sui profili dei social media di Butler. Poco prima della sparatoria, il giovane avrebbe pubblicato sul suo canale TikTok una sua foto nel bagno della scuola con la criptica didascalia “ora aspettiamo” e la canzone Stray Bullet (proiettile vagante) della band tedesca KMFDM. 

Sempre secondo i suoi contenuti social Dylan Butler faceva parte della comunità LGBTQ+, e parte dell’opinione pubblica americana ha già iniziato a strumentalizzare la vicenda per alimentare una narrativa contraria a orientamenti sessuali non eteronormativi. Atteggiamento che, come di consueto, porta a nascondere le vere problematiche alla base delle sparatorie di massa negli USA.

Come arginare il problema delle sparatorie in America?

Eventi simili continuano ad essere un problema serio negli Stati Uniti, portando nuovamente all’attenzione il dibattito sul controllo delle armi. Si stima che, solo nel 2023, si siano verificati ben 565 episodi di sparatorie di massa solo negli USA. L’episodio di Perry richiama alla memoria altre tragiche sparatorie in scuole americane, come quella del 2022 nella scuola elementare di Uvalda in Texas in cui morirono 21 persone di cui 19 bambini.

L’elemento più inquietante di queste terribili stragi è che sembra non ci sia modo di arginarle in alcun modo. Già nel 2021 infatti, Butler, all’età di soli 14 anni, aveva già pubblicato sul proprio profilo Reddit, una foto che lo ritraeva mentre teneva in mano un revolver, una scena che risulterebbe profondamente inquietante in molti altri paesi che non abbiano la stessa cultura delle armi del popolo americano.

Da anni, parte delle forze politiche americane ribadiscono la necessità di un intervento legislativo sul controllo delle armi, ma l’opposizione dei repubblicani continua a rendere difficile qualsiasi progresso in questo senso. La comunità di Perry e tutte le altre scuole americane ora si ritrovano nuovamente a dover affrontare da sole la difficile riflessione su come prevenire simili tragedie in futuro.

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