JK Rowling fuma un sigaro sul suo yacht dopo la sentenza sui trans: “Un piano ben riuscito”

JK Rowling, a seguito della sentenza, sembra voler mostrare a tutti la sua soddisfazione. Oggi sui giornali britannici la sua foto campeggia sulle prime pagine

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Vado matta per i piani ben riusciti“, la celebre frase del colossal A-Team è stata sfruttata da JK Rowling, la mamma letteraria di Harry Potter, per festeggiare pubblicamente la sentenza della Corte Suprema del Regno Unito che stabilisce come la definizione giuridica didonna” valga solamente per le persone biologicamente di sesso femminile. La scrittrice inglese ha accompagnato la frase con una foto provocatoria, che la ritrae sul suo yacht mentre tiene in mano un bicchiere e fuma un sigaro.

Un attacco nei confronti di tutte quelle associazioni, ma anche persone, che nel corso degli anni hanno deciso di criticarla per le sue idee, arrivando ad attaccare di riflesso anche le sue opere che sono fruttate miliardi nel corso degli anni. JK Rowling, a seguito della sentenza, sembra voler mostrare a tutti la sua soddisfazione e oggi sui giornali britannici la sua foto campeggia sulle prime pagine.

Uno scontro che sembrerebbe assurdo, viste le idee progressiste contenute all’interno della saga di Harry Potter, una vera e propria ode all’inclusività e una critica nei confronti di quelle società che oggi continuano ad alzare barriere verso coloro che sono considerati diversi. Eppure, l’autrice di questa stessa saga si è trovata a fare squadra con un’associazione che invece si è battuta per ricordare le differenze che esistono tra le donne che nascono biologicamente tali e quelle che invece lo diventano nel corso della vita.

Quanto hanno pesato le azioni di JK Rowling sulla sentenza della Corte britannica?

Oltre alle riflessioni sul comportamento della scrittrice, sembra interessante cercare di comprendere quanto la sua figura abbia influito sulla decisione presa lo scorso mercoledì. Sembrerebbe che Rowling abbia collaborato con l’associazione For Women Scotland, ovvero la stessa che nel 2018 fece ricorso contro il governo scozzese affinché le protezioni antidiscriminatorie previste per le donne dalla legge britannica fossero un diritto esclusivo delle donne biologicamente tali e non per le donne transgender.

Una richiesta che ora è stata accolta dalla Corte suprema del Regno Unito, che esclude dalle protezioni discriminatorie anche le donne trans che hanno documenti femminili. Già di per sé, i Tweet e le dichiarazioni della scrittrice sembrerebbero essere in grado di smuovere una parte delle coscienze dei cittadini britannici e non solo, ma a fare la differenza potrebbero essere stati i finanziamenti di Rowling all’associazione.

Secondo quanto riporta il Telegraph, sembrerebbe che l’autrice di Harry Potter abbia versato una donazione da 70mila sterline a favore di For Women Scotland, di fatto aiutandola a sostenersi nel corso della battaglia legale. Dal 2018, ovvero quando l’associazione fece ricorso contro il governo scozzese, solo adesso il lungo processo giudiziario è giunto alla sua conclusione.

Inoltre, Rowling, con i suoi 14 milioni di follower su X, è divenuta una figura difficile da ignorare da parte dei politici britannici, visto come il dibattito sui diritti delle donne trans è divenuto centrale nel Regno Unito anche a causa delle dichiarazioni della scrittrice. Un personaggio pubblicato con un seguito così importante diventa ovviamente una variabile da prendere in considerazione di fronte a scelte divisive.

Lo scorso giugno, il partito laburista di Keir Starmer finì nel mirino della scrittrice che, in periodo di campagna elettorale, disse di avere dubbi sul sostenere il partito dei Laburisti, proprio a causa del loro approccio nei confronti delle donne transgender. Al contrario, ad ottobre 2024, la leader del partito conservatore britannico, Kemi Badenoch, aveva annunciato che, se fosse divenuta prima ministra, avrebbe offerto a Rowling il titolo nobiliare per poi farla entrare nella camera dei Lord, ovvero la Camera alta del parlamento britannico.

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