La Turchia guarda al Brics e presenta la domanda di ingresso, Fidan: “Un’alternativa all’Ue”

La Turchia vede i vantaggi di una possibile adesione al Brics, un'organizzazione che ha l'obiettivo di rafforzare l'asse tra le cinque principali economie emergenti e negli ultimi anni ha anche incrementato il proprio appeal a livello economico

Redazione
3 Min di lettura

L’agenzia Bloomberg ha riportato la notizia che la Turchia pochi mesi fa ha ufficialmente richiesto di entrare a far parte del gruppo Brics, l’organizzazione internazionale delle economie emergenti fondata nel 2009, di cui fanno già parte Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran. Dalle prime informazioni sembra che la richiesta potrebbe essere presa in considerazione a fine ottobre, quando ci sarà il vertice dell’organizzazione in Russia.

La notizia riportata da Bloomberg

Turchia: i motivi per l’adesione al Brics

Uno dei motivi per questa richiesta è legato al congelamento dei negoziati per l’adesione all’Ue, che non fanno progressi da 8 anni. Inoltre la Turchia vorrebbe ampliare il suo raggio d’azione verso est ed espandere la sua influenza nel mondo.

Il 10 giugno il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, sotto invito della Russia, aveva partecipato ai lavori del summit dei ministri degli Esteri Brics come ospite. Durante quell’evento Fidan aveva definito il gruppo come “un’alternativa all’Unione Europea“.

Siccome l’organizzazione ha l’obiettivo di rafforzare l’asse tra le cinque principali economie emergenti e negli ultimi anni ha anche incrementato il proprio appeal a livello economico, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan guarda al Brics con interesse, considerando i vantaggi che potrebbe avere la Turchia nel caso di un eventuale adesione. Comunque il governo turco non mette da parte la necessità di un’unione doganale con l’Ue, importante per l’economia turca, ma non rinuncia nemmeno alla possibilità di fare accordi che possano favorire l’interscambio commerciale e gli investimenti con altri Paesi in crescita economica.

Il Brics

Il Brics è l’organizzazione internazionale delle economie emergenti fondata nel 2009 e formata in origine da Brasile, Russia, India e Cina con l’aggiunta del Sudafrica nel 2010 e di Egitto, Etiopia, Iran, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudite nel 2024. 

L’acronimo originale era stato proposto nel 2001 dall’economista Jim O’Neill per descrivere le economie in rapida crescita nell’ambito dell’economia globale dei prossimi decenni. Infatti questi paesi sono tutti caratterizzati da una situazione economica in crescita, da risorse naturali strategiche e da una forte crescita del prodotto interno lordo e del peso nel commercio mondiale.

A inizio 2024 il Brics ha presentato un piano di allargamento e sono entrati nuovi paesi. Anche la Palestina ha fatto domanda di ingresso qualche settimana fa. Questa organizzazione è considerata da alcuni come alternativa al G7 con l’unica differenza che i paesi che lo guidano non sono occidentali. Per molti economisti il Brics è destinato a diventare un’organizzazione in crescita nel quadro dell’economia globale nei prossimi anni.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo