Ucraina, 5 vittime nei raid russi: Mosca conquista due insediamenti nel Donetsk e nel Kherson

Dall'Ucraina arriva una notizia che coinvolge anche l'Italia perché Thomas D’Alba, classe 1985, originario di Legnano (Milano), è caduto in guerra mentre combatteva a Sumy al fianco delle truppe ucraine. Il 40enne è morto intorno alla metà di giugno, ma solo oggi è stata resa nota la notizia

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La guerra tra Russia e Ucraina non accenna ad affievolirsi e anche oggi si contano nuove vittime civili, come del resto capita quotidianamente da più di tre anni. Sono almeno 5 le persone rimaste uccise dai bombardamenti nelle regioni di Donetsk e Kherson, rispettivamente nell’est e nel sud dell’Ucraina.

Si contano due morti a Kostiantynivka, nell’esplosione di una bomba sganciata su un cantiere. Pochi minuti più tardi, un drone ha colpito un’auto in cui si trovavano marito e moglie, di 40 e 39 anni, entrambi feriti mortalmente. La quinta vittima civile è un bambino di otto anni, vittima del raid di un drone che ha colpito anche in questo caso un’auto nella regione di Kharkiv; nell’attacco sono rimasti feriti anche un bambino di 4 anni e un uomo di 40. Gli attacchi russi avrebbero colpito anche infrastrutture critiche e sociali, in particolare aree residenziali, danneggiando 5 grattacieli e 6 abitazioni private.

Dall’Ucraina arriva una notizia che coinvolge anche l’Italia perché Thomas D’Alba, classe 1985, originario di Legnano (Milano), è caduto in guerra mentre combatteva a Sumy al fianco delle truppe ucraine. Il 40enne è morto intorno alla metà di giugno, ma solo oggi è stata resa nota la notizia.

Lo scambio di attacchi tra Russia e Ucraina

Intanto continua l’avanzata via terra dell’esercito di Mosca nel territorio dell’Ucraina: negli ultimi tre mesi, le truppe russe hanno riconquistato la totalità dei territori del Kursk occupati dagli ucraini dall’estate del 2024. Il ministero della Difesa del Cremlino oggi ha annunciato di aver conquistato nella giornata di ieri i due villaggi di Sobolevka, nella regione di Kharkov, e Poddubnoye, nel Donetsk.

Dall’altra parte del fronte, gli attacchi dei droni ucraini hanno costretto le autorità russe a sospendere il traffico aereo in diversi aeroporti del Paese, fra cui al Sheremetevo di Mosca e il Pulkovo di San Pietroburgo. Per precauzione è stato interrotto il traffico anche all’aeroporto di Kirov, 800 chilometri a nord est della capitale. Le istituzioni russe hanno reso noto l’abbattimento di 6 attacchi aerei diretti verso Mosca, sette nella regione di Kaluga, a sud ovest della capitale, e altri due vicino a San Pietroburgo.


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