A meno di un anno dall’ultimo catastrofico terremoto in Giappone, avvenuto lo scorso primo gennaio, l’arcipelago asiatico torna a temere per la sua incolumità. Alle 16:42 ora locale, le 9:42 in Italia, una scossa di magnitudo 6.9 è stata registrata ad una profondità di 33 chilometri, a circa 29 chilometri a sud-est di Miyazaki, nel Kyushu. Poco meno di un minuto dopo una seconda scossa di magnitudo 7.1 ha terrorizzato il Paese. Quest’ultima è stata registrata più o meno nello stesso punto della prima, ovvero a 26 metri di profondità, a 20 chilometri a nord-est di Miyazaki.
Non si hanno notizie, per il momento, di danni a cose o persone ma l’attenzione resta massima a causa del pericolo tsunami. Inizialmente le autorità del Giappone hanno tranquillizzato la popolazione, sostenendo che non vi fosse alcun pericolo. Poco dopo, però, a causa delle violenza della seconda scossa, l’Agenzia meteorologica locale ha lanciato l’allarme tsunami sulle zone costiere. L’emittente Nhk ha riferito che sono previste onde fino a un metro in alcune zone costiere delle isole Kyushu e Shikoku.
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Secondo l’Agenzia meteorologica giapponese “gli tsunami colpiranno ripetutamente” e per questo la popolazione è stata invitata a non entrare in mare e ad allontanarsi dalle coste, almeno finché l’emergenza non sarà rientrata. L’ambasciata italiana in Giappone, stretto contatto con la Farnesina, ha dichiarato di monitorare l’evoluzione della situazione nel Paese, in particolare nell’area sud-occidentale del Giappone, colpita dalle forti scosse.
La tragedia del primo gennaio in Giappone
Nel primo giorno del 2024 il Giappone si è ritrovato a vivere un incubo catastrofico. Alle ore 16:10 locali, un terremoto di magnitudo 7.6 ha colpito la costa occidentale del Paese, con epicentro nella penisola di Noto ad una profondità di 15,5km. Diversi edifici sono crollati, insieme a pali elettrici e altre infrastrutture, creando il panico nella zona, dove oltre 33mila abitazioni sono rimaste senza elettricità e decine di persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie.
Il bilancio delle vittime è disastroso: sono 62 i morti causati dal terribile sisma a soli due giorni dalla tragedia. A seguito della scossa di potenza 7.6, la penisola ha continuato a tremare a causa delle scosse di assestamento che hanno reso le operazioni di soccorso ancora più complesse. L’allerta tsunami è scattata immediatamente e il Paese ha dato avvio ad un esteso piano di evacuazione dei cittadini residenti nelle aree maggiormente a rischio.
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