Il giorno dell’inizio del Conclave si avvicina. Il prossimo 7 Maggio alle 16.30 ci sarà la prima riunione del Collegio cardinalizio e gli occhi del mondo saranno puntati sulla Cappella Sistina in attesa dell’Habemus Papam.
Gli osservatori si chiedono se dal balcone di Piazza San Pietro si affaccerà un Vescovo di Roma che agirà in continuità con l’operato di Papa Francesco o, invece, si discosterà dal predecessore.
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Tagle al suo secondo Conclave
Luis Antonio Gokim Tagle è nato a Manila il 21 Giugno 1957 da madre di origini cinesi. Come Jorge Mario Bergoglio, ha ricevuto una formazione da gesuita prima studente nel Seminario San José e successivamente all’Ateneo de Manila University.
Nel 1982 fu ordinato sacerdote per l’Arcidiocesi di Manila, dove divenne professore e poi rettore nel seminario locale. Ha poi studiato teologia negli Stati Uniti. Oltre alla sua lingua madre, parla fluentemente inglese e italiano e ha conoscenze di francese, coreano, cinese e latino.
Fu Giovanni Paolo II a nominarlo vescovo, poi Benedetto XVI lo elevò prima ad arcivescovo di Manila e poi nel 2012 lo creò Cardinale, infine Francesco scelse per lui il rango di cardinale-vescovo, indicandolo forse come un suo possibile successore nel prossimo Conclave.
È, infatti, da molti considerato una versione asiatica di Bergoglio, sia per quanto riguarda le posizioni politico-religiose, sia nella vasta esperienza pastorale, ma anche nel carattere e nel modo estremamente informale di porsi con i fedeli. Negli ultimi giorni si è diffuso su tutti i social un video di Tagle che su un palco canta ‘Imagine’ di John Lennon.
Si pone aperto ai cambiamenti interni alla Chiesa, come nel caso della Comunione per le coppie conviventi senza matrimonio sacramentale e in questioni relative all’omosessualità. Secondo il cardinale filippino, la religione dovrebbe essere più comprensiva nei confronti dei fedeli e comprendere meglio, e senza durezza, i cambiamenti nelle sensibilità culturali e sociali nel mondo.
Tagle potrebbe uscire dal Conclave come il preferito, qualora i cardinali elettori desiderassero continuità con il pontificato di Francesco e un altro Papa proveniente da fuori i confini europei.
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