Con la pubblicazione dell’ultimo romanzo della saga di Montalbano in molti pensavano che le opere inedite di Camilleri fossero terminate, invece no. Qualche giorno fa la figlia Andreina ha infatti ritrovato, nella casa del padre a Roma, un manoscritto risalente al 1947.
Andrea Camilleri è stato regista di successo e un brillante scrittore in grado di adattare perfettamente i propri scritti al grande schermo. Tra le sue opere la più conosciuta dal grande pubblico è sicuramente “Il commissario Montalbano”, conclusosi con la messa in onda di “Riccardino”.
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La storia dell’opera, scomparsa e ora ritrovata, è stata raccontata da Giuseppe Di Pasquale, allievo del drammaturgo, nel suo libro di aneddoti e dialoghi con lo scrittore “Il teatro certamente”. Di Pasquale racconta che all’epoca lo scrittore, che aveva solo 22 anni, mandò il testo alla commissione del premio Faber. L’opera riscosse un grande successo tanto da aggiudicarsi il premio, che l’autore ritirò personalmente.
Una volta in treno verso casa, però, rilesse l’opera teatrale e pensò che fosse una schifezza. In un momento di impeto e pieno di disprezzo verso quell’opera, lo scrittore e regista lanciò il manoscritto fuori dal finestrino.
Non si sa se quel lancio dal finestrino debba essere inteso in senso metaforico come un allontanamento da un’opera considerata troppo modernista, o se invece avesse davvero lanciato il manoscritto dall’oblò del treno e ne abbia conservato una copia.
Sta di fatto però che l’opera, unica teatrale che lui abbia mai scritto in quanto non si considerava adatto a questo tipo di scritture, è stata ora ritrovata e, secondo quanto dichiarato da Di Pasquale, verrà anche pubblicata. E chissà che un giorno possano essere ritrovati altri suoi testi inediti.
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