Alberto Sordi, un docufilm per raccontare la sua inedita vita privata

A 104 anni dalla sua nascita, il docufilm ripercorre tutte le tappe di vita dell’attore, nei luoghi da lui significativi, con le persone a lui care, con un’inedita vita privata

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Impossibile non ricordare quel fuori classe di Alberto Sordi. Attore inimitabile che è stato decisivo nella storia del cinema italiano e non solo. Amato da tutti, apprezzato da un vasto pubblico, il 15 giugno scorso avrebbe compiuto 104 anni. Per celebrarlo, il 28 giugno uscirà nelle sale un documentario sulla sua vita privata. Un progetto internazionale dal titolo “Alberto Sordi Secret”, che prende spunto dal libro del conduttore e giornalista Rai Igor Righetti, nonché cugino dell’attore. 

La struttura del docufilm

Ripercorrendo le tappe di vita dell’attore, il docufilm è stato girato nei suoi luoghi del cuore, maggiormente significativi. Tra i tanti non potevano mancare ovviamente la capitale, il Parco archeologico di Ostia antica come anche il borgo dove viveva Pietro Marchetti e la Repubblica di San Marino. Il progetto, tradotto in diverse lingue, ci farà scoprire in modo inedito la vita familiare di Sordi, l’attore come non l’abbiamo mai conosciuto.

In una parte del film, verranno intervistate le persone a lui vicine come gli amici e i parenti. Tra i tanti che hanno preso parte ci sono molti personaggi del mondo dello spettacolo tra cui il regista Pupi Avati e la nipote di Totò Elena de Curtis. Nella parte successiva ci si inoltra in una storia in bianco e nero che, con personaggi vissuti in cui è raccontata l’infanzia di Alberto. Vengono ripercorsi gli anni venti e trenta con un cast d’eccezione. 

Un’inedita vita privata 

Ad emergere sarà la vita lontana dai riflettori tenuta da lui così timidamente privata ma da cui si è sempre immaginata quella grinta che fin da bambino l’ha spinto a perseguire il suo sogno di diventare l’attore che tutti conosciamo. Tutto questo è stato possibile grazie alla regia di Igor Righetti, al Direttore della fotografia Gianni Mammolotti, allo scenografo e costumista Stefano Giovani, per le musiche sono state curate da Maria Sicari, una produzione di Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini.

Il docufilm, realizzato in modo indipendente senza soldi pubblici, è un viaggio emozionante visto attraverso gli occhi dell’’amatissimo attore. Apprezzato anche molto all’estero oltre in Europa e in America, sono rivolte a lui molte rassegne in città americane.

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