In occasione della giornata mondiale della vitiligine è bene far luce su una condizione che non è fatale per gli esseri umani, ma che può influenzare la qualità della vita. In alcuni casi (come quello di Winnie Harlow) può cambiarla decisamente in meglio.
Vitiligine, cos’è e come si riconosce
La vitiligine è una patologia che interessa la pelle e si tratta nello specifico di una perdita di melanociti che causa lo schiarimento di alcune zone della pelle. I sintomi sono spesso assenti, poiché le macchie bianche che si presentano non provocano prurito, bruciore o altri sintomi, ma solo una decolorazione. Si riscontra nello 0.5-1% della popolazione.
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La forma più comune di vitiligine è piuttosto riconoscibile perché nella maggioranza dei casi compaiono macchie cutanee bianche sul volto, sulle mani, sui piedi, sui gomiti, sulle ginocchia e sul tronco. In alcuni casi può arrivare ai capelli o ai peli che diventano bianchi. La patologia può manifestarsi a qualsiasi età, nella maggioranza dei casi dai 10 ai 30 anni, col picco che si verifica attorno ai 20 anni, senza differenze di genere. La vitiligine può interessare meno del 10% del corpo o può presentarsi in forme più estese.
Anche se si tratta di una patologia estetica, spesso le conseguenze sociali e psicologiche che comporta portano a vivere una qualità di vita molto bassa. Questo perché le persone con questa patologia sono spesso oggetto di discriminazione e l’impatto psicologico elevato crea una continua ricerca di terapie alternative spesso per niente efficaci. Il successo delle terapie utilizzate dipende dallo stato della malattia: se è comparsa di recente è più facile trattarla.
La diagnosi di vitiligine è clinica e solo raramente occorre ricorrere all’esame istologico. È però sempre necessario verificare con esami clinici e laboratoristici l’assenza si altri disturbi autoimmuni nel paziente.
Winnie Harlow, dal bullismo al successo
Winnie Harlow è una top model canadese di origini giamaicane che presenta questa patologia. Oltre alla carriera nella moda, è anche un’imprenditrice, un’attivista e una sostenitrice di diverse cause, tra cui quella di accettare ogni tipo di bellezza, anche la sua, che può creare sofferenza.
La modella è affetta da questa patologia sin da bambina e racconta che questo l’ha portata a essere vittima di bullismo. Winnie è anche divenuta celebre a causa di questa sua particolarità, ma spiega che “non è quello che sono” e non ama essere “ridotta alla modella con la vitiligine”. Con orgoglio dice che “la mia pelle è stato uno dei doni più grandi. Mi ha insegnato, fin da quando ero piccola, ad usarla come un megafono: per essere più forte, più orgogliosa e costantemente alimentata da passione ed amore. Mi ha aiutato a guardare oltre la mia superficie e quella di qualsiasi altro.”
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