Antonio Omar Dridi e Manuel Mameli, sono i cittadini italiani identificati in Ucraina che hanno perso la vita mentre combattevano a fianco delle forze di Kiev.
Memorial, l’associazione dei volontari internazionali per agire al fronte nel conflitto russo-ucraino, ha dato la notizia della morte sul campo di battaglia del combattente Dridi, originario di Palermo. “Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello“, sono le parole rivolte nei confronti del giovane legionario siciliano che era stato dato per disperso lo scorso 27 marzo.
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Il secondo italiano morto al fronte, di cui la stessa Ong ha dato notizia, stando a quanto rivelato da Il Corriere della Sera, sarebbe stato identificato in Manuel Mameli. Il giovane di 25 anni originario di Cagliari, però, in base a quanto riferito, scomparso il 18 maggio, non è stato ufficialmente dichiarato “missing in action“, al contrario di Dridi. In entrambi i casi però il decesso è stato dichiarato più che probabile.
“Era uno spirito libero“. Così, Noah, la sorella di Antonio Omar Dridi ha ricordato il 35enne morto combattendo in Ucraina. In conversazione con il Tg1, la giovane ha raccontato che Antonio, nato il 15 febbraio 1991 a Palermo, viveva all’estero. Dalla Germania si era trasferito in Austria, dove aveva lavorato come cuoco. Di Dridi non si avevano notizie da un paio di mesi e il mettersi in contatto con lui e solo quando un commilitone di Antonio, a fine marzo aveva chiamato Noah, si è scoperto che il bunker in cui si trovava il 35enne era stato bombardato.
Nei giorni in cui si dava per scomparso, la giovane aveva lanciato un’appello nella speranza di ricevere aiuto, “ne abbiamo passate tante, siamo stati dei ragazzi molto sfortunati“. Purtroppo, però il tempo non è stato favorevole e per Dridi purtroppo non è stato possibile fare nulla.
Lo stallo del conflitto in Ucraina
Intanto, il dossier Ucraina è in stallo dal giorno dopo la telefonata tra il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e il leader russo, Vladimir Putin, che si è chiusa senza alcun cessate il fuoco. I leader europei che si sono confrontati con l’inquilino della Casa Bianca subito dopo il colloquio, sarebbe rimasti “scioccati” dalla “deferenza” di Trump verso il leader del Cremlino.
Il tycoon avrebbe escluso di imporre sanzioni alla Russia, come aveva ventilato alla vigilia. Di conseguenza, era giunta a stretto giro la reazione del Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha affondato su Putin che “vuole solo perdere tempo per continuare la guerra“. In ogni caso, Kiev a rinnovato la propria ferma disponibilità ad affrontare nuovi negoziati diretti con Mosca.
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