Lunedì nero per Roma a causa dello sciopero dei mezzi che avrà una durata totale di 4 ore, dalle 8:30 fino alle 12:30. Per la precisione gli scioperi saranno due: uno nazionale, indetto da da Usb che riguarda la rete Atac e la rete RomaTpl e un altro locale che riguarda la rete Atac – limitatamente al personale dello stabilimento bus Magliana – indetto da CGIL, CISL, UIL, UGL, FAISA CISAL, FAST SLM CONFSAL.
Le modalità dello sciopero a Roma
Durante lo sciopero di oggi, lunedì 24 luglio, nelle stazioni della rete metro ferroviaria che resteranno aperte sarà impossibile accedere ai servizi come scale mobili, ascensori e montascale. Un altro servizio che durante le quattro ore della mattinata non sarà garantito è quello delle biglietterie. Al contrario tutti i servizi online resteranno sempre attivi.
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Sciopero: le metro chiuse
Chiusa la Metro C mentre sulla linea A è chiusa la stazione di Ponte Lungo. Per il resto, Metro A, B/B1 e la ferrovia Termini-Centocelle proseguono il servizio con possibili riduzioni di corse. Stessa cosa per bus e tram.
Le motivazioni dello sciopero
Gli scioperi sono due e anche le motivazioni tra quello nazionale e locale sono diverse, entrambe esposte sul sito ufficiale dell’ATAC.
L’USB – parliamo dello sciopero nazionale – ha deciso di sospendere i servizi per varie ragioni. La prima riguarda la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili. Altra richiesta è quella di smettere di inviare armi in Ucraina e bloccare tutte le spese militari annesse nonché tutti gli investimenti economici per i servizi pubblici essenziali.
Poi, l’USB vorrebbe il superamento dei “penalizzanti salari d’ingresso” garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neoassunti e la necessità di modificare il criterio che, “inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse più alti profitti”. Altro punto fondamentale per l’USB è garantire al più presto la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introdurre il reato di omicidio sul lavoro e l’istituzione del salario minimo per legge a 10 euro l’ora. Infine, le ultime due richieste sono: il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio “costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria”.
Lo sciopero della CGIL, CILS, UIL, UGL, FAISA CISAL, FAST, SLM CONFSAL
Ora passiamo alle motivazioni che riguardano lo sciopero locale, cioè quello indetto da CGIL, CILS, UIL, UGL, FAISA CISAL, FAST, SLM CONFSAL. Il motivo che ha portato allo sciopero dei lavoratori locali sarebbero “i gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”. Lo sciopero è stato indetto sulla base dell’art. 2 comma 7 della legge 146/90.
A non essere d’accordo però è proprio l’Atac stesso che, appena ricevuta la comunicazione dello sciopero da parte delle firme sindacali sopracitate, ha immediatamente sottoposto la questione alla commissione di Garanzia ritenendo che non sussistano i requisiti di cui all’articolo 2 comma 7 della legge 146/90. Secondo l’azienda è stato un gesto scorretto quello di scioperare proprio di lunedì, dimostrando “una scarsa attenzione per le esigenze dei cittadini in un periodo nel quale tra temperature elevate e grande afflusso di turisti bloccare il trasporto pubblico locale potrebbe dare non pochi problemi”.
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