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Prato, Vasile oltre Denisa e Ana Maria nega altri omicidi: adesso è in isolamento

Vasile Frumuzache è tornato in carcere a Prato ed è stato interrogato. Ha rivelato che non ci sono altre vittime oltre Denisa ed Ana Maria

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Vasile Frumuzache, l’uomo che avrebbe ucciso Denisa Maria Adas e Ana Maria Andrei, è in cella. Ma ieri è stato aggredito con l’olio bollente da un altro detenuto. Pare che quest’ultimo sia parente della vittima morta ad agosto. Vasile subito ha riportato delle ustioni di primo e secondo grado, è stato portato al pronto soccorso ma poi in giornata è tornato in cella. Attualmente si trova in isolamento, per evitare altri problemi. Il suo avvocato ha fatto sapere che è “scosso e provato“.

Oggi, durante l’interrogatorio davanti al gip ha rivelato che non ha ucciso nessun altra donna oltre Denisa e Ana Maria. Infatti il sospetto è che possa essere un killer seriale, ma per ora si esclude questa pista, dato che non ci sono prove a carico.

Denisa uccisa da un connazionale: la confessione di Vasile

Denisa Maria Adasi, la donna di origine romena scomparsa lo scorso 16 maggio dal residence di via Ferrucci, a Prato, dove stava alloggiando da qualche giorno per il suo lavoro di escort, è stata ritrovata dopo 20 giorni, morta a Montecatini Terme, abbandonato tra i rovi di un casolare.

Subito dopo il ritrovamento del cadavere, un uomo di 32 anni, Vasile Frumuzache, residente a Monsummano Terme, a Pistoia, è stato fermato con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. Anche lui, come la vittime, è rumeno. E’ stato incastrato dalle videocamere di sorveglianza e dai tabulati telefonici, ma anche dal gps della macchina che aveva registrato tutti gli spostamenti che aveva fatto.

Più tardi, nella tarda serata, è arrivata la confessione. L’uomo, sposato e con due figli, si sarebbe recato all’hotel Ferrucci, nella stanza 110, dove abitualmente Denisa incontrava i suoi clienti. Il 32enne sarebbe rimasto lì per due ore e un quarto, per poi uscire con un trolley bianco, di solito usato dalla donna. Dunque pare che in stanza, a seguito di un ricatto da parte di Denisa, lui l’abbia strangolata e poi ammazzata, decapitandola. Dopodiché l’abbia messa nella valigia e abbandonato il corpo dov’è stato poi ritrovato.

Secondo quanto sostenuto dall’uomo lei gli avrebbe chiesto 10mila euro, altrimenti avrebbe raccontato tutto a sua moglie e ai suoi figli.

La pista del sequestro della donna scomparsa a Prato

Secondo quanto era emerso dagli accertamenti in corso sulla scomparsa, un testimone aveva ascoltato una telefonata che sarebbe avvenuta durante la permanenza a Prato della donna. “Se mi trovano mi ammazzano”. Queste le parole che Maria Denisa Adas avrebbe pronunciato parlando al telefono e riferite agli inquirenti dal testimone che le avrebbe ascoltate accidentalmente.

Ad avvalorare la tesi del sequestro di persona c’era il ritrovamento dell’auto di Adas, una Fiat Cinquecento, nel parcheggio nel cortile della struttura alberghiera; il che spingerebbe gli inquirenti a pensare che la donna non si fosse allontanata da sola dall’albergo. Mentre nella camera era stato ritrovato parte del suo bagaglio. Le sue utenze era risultate sin da subito irraggiungibili e erano stati avviati gli accertamenti anche su una chat usata dalla donna per tenere i contati con altre escort.

La confessione del killer: “Ho ucciso anche un’altra donna”

Nell’abitazione dell’indagato per la morte di Denisa, Vasile Frumuzache, è stata rinvenuta un’auto misteriosa. Gli inquirenti hanno scoperto che appartiene ad un’altra donna che era scomparsa il 1° agosto 2024. Si tratta di Ana Maria Andrei ed anche lei era un’escort.

Quando è stato chiesto al 32enne come mai ci fosse la sua macchina lì, ha rivelato che lei aveva provato a fuggire e per questo l’aveva accoltellata, dopodiché ha nascosto il corpo nella stessa zona in cui poi ha seppellito Denisa.



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