“Non è vero“, con poche parole il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha smentito alcune voci circolate prevalentemente su testate americane riguardanti un possibile malore accusato dal Cardinale Pietro Parolin, già segretario di Stato, alla fine della congregazione del 30 aprile.
Secondo quanto riferito da Bruni, non vi sarebbe stato alcun intervento di medici o infermieri costretti a soccorrere il Cardinale all’interno del territorio vaticano. Le parole del direttore della Sala Stampa vaticana, quindi, sostengono che Parolin non avrebbe subito alcun tipo di malessere che potrebbe mettere in discussione la sua elezione.
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La notizia del presunto svenimento del porporato aveva infatti aperto una discussione sulla possibilità che quest’ultimo fosse realmente eleggibile come Papa. I Pontefici, infatti, per divenire tali devono godere di ottima salute, proprio affinché il loro compito possa essere portato avanti senza particolari problematiche. Il Cardinale italiano sarebbe tra i favoriti del prossimo Conclave e la notizia di un malore avrebbe potuto mettere in discussione il suo destino.
Conclave, le voci sul malore di Parolin
La notizia del malessere di Parolin ha iniziato a circolare ieri negli Stati Uniti, mentre la sua diffusione in Italia è stata piuttosto minima. Secondo alcune fonti rimaste anonime, il Cardinale sarebbe svenuto al termine della congregazione svoltasi lo scorso 30 aprile. Si sarebbe trattato di un lieve malore, che però avrebbe preoccupato i presenti e richiesto l’intervento di soccorritori.
Alcune testate avrebbero riportato che il malessere sarebbe dovuto ad uno sbalzo pressione, ma che in ogni caso non avrebbe comportato delle conseguenze sul fisico del porporato. Inoltre, Parolin si sarebbe ripreso in tempi record, tanto da tornare immediatamente ai suoi compiti. Secondo quanto riportato da Bruni, invece, nulla di quanto detto in precedenza sarebbe realmente avvenuto.
Anche in questo Conclave, quindi, sembra che insinuazioni, giochi di potere e altre strategie si stiano compiendo. Parolin, uno degli uomini più vicini a Papa Francesco, avrebbe rischiato di vedere la sua figura indebolita da queste voci. Le stesse insinuazioni vennero rivolte a Jorge Mario Bergoglio nel corso del Conclave che poi lo avrebbe portato a vestire i panni del successore di Pietro. Non è chiaro se questa dinamica, però, si concluderà con le stesse modalità del 2013.
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