La tragedia del Monte Faito, che giovedì scorso ha visto un cavo di trazione della funivia che collega la sommità della vetta con la stazione di Castellammare di Stabia spezzarsi, resta al momento senza spiegazione.
La Procura di Torre Annunziata ha deciso di aprire un fascicolo inizialmente contro ignoti per le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Le indagini, come già accaduto in altre simili tragedie, saranno quasi esclusivamente tecniche e sono state affidate alla polizia ed è possibile che il tema della manutenzione risulti centrale nell’inchiesta, oltre a cercare di comprendere quanto il maltempo possa aver influito.
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Oggi, a cinque giorni dalla tragedia, sono quattro i nomi iscritti nel registro degli indagati. La Procura di Torre Annunziata, in vista del conferimento dell’esame autoptico sulle salme delle quattro vittime del disastro, ha deciso di indagare Marco Imparato, responsabile esercizio e manutenzione della funivia, Pasquale Sposito, direttore generale Eav, Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace, entrambi dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno, come riporta Ansa.
Il bilancio della tragedia del Monte Faito
Il bilancio dell’incidente è gravissimo, con quattro vittime e un ferito in gravi condizioni, ricoverato all’ospedale del Mare di Napoli.Secondo l’ultimo bollettino medico, sembrerebbe che il paziente sia ancora in condizioni critiche, ma la prognosi resta al momento riservata. L’uomo sarebbe in sedazione profonda e intubato per la protezione delle vie aeree e per il supporto ventilatorio. I medici hanno effettuato gli esami diagnostici, necessari a capire se l’incidente possa aver causato danni che si possono manifestare anche a distanza di ore.
Le quattro vittime sono stati l’operatore di bordo dell’azienda Eav, Carmine Parlato, di 59 anni, l’israeliana Janan Suliman, di 25 anni e la britannica Margaret Elaine Winn, di 58 anni. La quarta vittima non è ancora stata identificata, ma sembrerebbe che si tratti di un cittadino britannico. Un secondo passeggero di origini israeliane, unico superstite della cabina, è stato invece trovato privo di documenti. Nella cabina a valle, invece, viaggiavano 10 persone, tra cui una famiglia tedesca, 4 studenti Erasmus e il macchinista.
Il cavo della funivia, che giovedì staccandosi era finito sulla rete elettrica della Circumvesuviana, è stato rimosso nella notte di ieri. Sono 20 i vigili del fuoco impegnati in queste operazioni, compresa la messa in sicurezza della cabina precipitata. Proseguono anche i controlli sulla funzionalità della funivia e sul forte vento che in questi giorni ha interessato il sito. Il presidente Eav, Umberto De Gregorio, ha comunque sostenuto che potrebbe “non esserci alcuna connessione tra il cattivo tempo e il crollo della cabina“, in quanto “quando il vento supera un certo livello, la funivia si blocca automaticamente“.
Funivia Monte Faito, le indagini in corso
Il procuratore Nunzio Fragliasso ha costituito un apposito pool da lui guidato e composto dall’aggiunto Giovanni Cilenti e dai pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio. I magistrati hanno già individuato i periti che li affiancheranno negli accertamenti sulla manutenzione e sui controlli, in particolare quelli settimanali compreso l’ultimo, che doveva essere effettuato proprio il giorno prima dell’incidente, in cui c’è stata allerta meteo anche per forte vento.
In un secondo momento sarà necessario approfondire gli aspetti che riguardano i freni e il cavo di trazione, la cui rottura ha provocato la tragedia. I video dei sistemi di videosorveglianza sono stati acquisiti e al vaglio degli inquirenti è emerso uno in particolare che ha ripreso la fase iniziale del disastro.
La Polizia di Stato, in veste di polizia giudiziaria, ha già acquisito un’ampia documentazione che gli investigatori stanno focalizzando le proprie energie. Secondo quanto compreso, l’Eav, l’ente che gestisce la funivia, aveva riattivato il servizio circa dieci giorni fa in vista della bella stagione, dopo la pausa invernale. A breve la Procura di Torre Annunziata dovrebbe disporre le autopsie che potrebbero vedere l’iscrizione dei primi indagati di questo fascicolo.
La dinamica dell’incidente alla funivia del Monte Faito
La tragedia si è verificata ieri a causa della rottura di uno dei cavi che compone la funivia del Monte Faito. La prima cabina, quella appena partita dalla stazione di Castellammare di Stabia, sarebbe stata salvata dall’entrata in funzione del sistema frenante di emergenza. La seconda, con a bordo 5 persone, e ormai quasi giunta sulla sommità del monte, sarebbe invece caduta a gran velocità.
La rottura del cavo sarebbe stata provocata da un guasto alla funivia, che ha bloccato le due cabine nel tratto tra la vetta della montagna e la stazione. Inizialmente è sembrato che i passeggeri fossero tutti rimasti illesi, invece, successivamente il bilancio si è aggravato. Sul posto della tragedia è intervenuto il soccorso alpino.
Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha spiegato la dinamica di quanto accaduto, confermando la rottura del cavo di trazione e il presunto mancato funzionamento del freno di emergenza della cabina che stava entrando nella stazione alla sommità del monte Faito.
Salvini: “Serve report accurato su eventuali responsabilità”
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha sostenuto che le quattro vittime sarebbero due coppie di turisti. “C’è stata in queste ore veramente una situazione atmosferica pesantissima, quindi immagino quello che può essere successo a 1.500 metri di altezza“, ha poi aggiunto il governatore, ringraziando i soccorritori prontamente intervenuti sul luogo della tragedia.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è detto “profondamente addolorato per le vittime” ed ha chiesto un report accurato sull’incidente della funivia sul monte Faito. L’obiettivo è quello di fare chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda e accertare in tempi rapidi le eventuali responsabilità.
Funivia bloccata, cosa ha comportato
La rottura del cavo ha avuto ripercussioni anche sulla rete ferroviaria: il cavo caduto ha colpito la linea aerea della ferrovia Circumvesuviana, costringendo all’interruzione della tratta tra Pioppaino e Castellammare. Di conseguenza, anche la circolazione dei treni sulla linea Napoli-Sorrento è stata temporaneamente sospesa ma sono stati inseriti bus sostituivi. L’Eav, l’ente gestore del trasporto, ha dispiegato immediatamente dei tecnici per risolvere il guasto e ripristinare sia la funivia che il servizio ferroviario. La funivia era in partenza quando si è verificata la rottura del cavo, si ipotizza che la colpa sia stata data dal forte vento.
Eav ha poi spiegato in una nota che “a causa di un guasto sulla funivia del Faito e della caduta di un cavo sulla linea aerea della ferrovia vesuviana, la circolazione ferroviaria è momentaneamente sospesa“. Infatti, “la funivia è ferma, il sistema di sicurezza ha bloccato le cabine, e sono in atto le operazioni per far scendere in sicurezza i 16 passeggeri che non hanno riportato ferite“.
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