Usa, Luigi Mangione verso la pena di morte

Pendono 4 capi d'accusa su Luigi Mangione, il 26enne italoamericano che lo scorso 4 dicembre avrebbe assassinato l'Amministratore Delegato United HealthCare. Se giudicato colpevole Magione potrebbe ricevere la pena di morte

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Novità nella vicenda che vede coinvolto Luigi Mangione, 26enne di Baltimora, accusato dell’omicidio dell’Amministratore Delegato del colosso assicurativo sanitario United HealthCare, Brian Thompson, lo scorso 4 dicembre a Manhattan.

Il primo aprile la Procuratrice generale degli UsaPam Bondi, aveva ordinato ai procuratori federali di chiedere la pena di morte per Mangione. La richiesta di Bondi rientrerebbe nel programma voluto dal presidente Donald Trump nella lotta ai crimini violenti. Uno dei primi decreti esecutivi firmati dal Ministero della Giustizia della nuova presidenza di Donald Trump è stato proprio quello di incentivare lo strumento della pena capitale come arma deterrente per rendere più gli Stati Uniti.

Le accuse rivolte a Luigi Mangione

Ieri si è espresso il gran giurì federale, l’incaricato del sistema giudiziario che decide se ci sono prove sufficienti per un’incriminazione, e ha emesso quattro capi d’imputazione contro Luigi Mangione. A livello federale il ragazzo italoamericano è accusato dal punto di omicidio con un’arma, di uso di armi e di due molestie.

Mangione dovrà rispondere anche delle incriminazioni mosse nei suoi confronti dello Stato di New York. L’omicidio di Thompson sarebbe riconosciuto come crimine per compiere un atto di terrorismo, reato che comporta la pena dell’ergastolo. A questo si aggiunge l’accusa di uso di arma da fuoco per commettere omicidio, per il quale è prevista l’iniezione letale se Mangione dovesse risultare colpevole. Il ragazzo si è dichiarato non colpevole.

La “conversione” dell’italoamericano

Dopo aver passato un periodo di lavoro a Honolulu, da inizio 2024 Mangione fa perdere le sue tracce a famiglia e amici. In questo periodo il 26enne del Maryland condivide sui social la sua trasformazione ideologica-filosofica in direzione anti-capitalista.

Secondo i procuratori, Mangione teneva una sorta di diario in cui esprimeva ostilità verso il settore delle assicurazioni sanitarie e i loro dirigenti. In una nota risalente all’agosto 2024 formulava l’intenzione di “colpire” il ceo di una compagnia di assicurazioni.

Le mutue private sono “mafiosi diventati troppo potenti” e sfruttano gli Stati Uniti “per accumulare immensi profitti“, scriveva ancora nel suo quaderno-manifesto, denunciando che gli Usa hanno “il sistema sanitario più caro del mondo” e tuttavia il Paese “è al 42º posto come aspettativa media di durata della vita“.

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