Maltempo in Veneto, Zaia dichiara lo stato d’emergenza

Dopo il ritrovamento dei corpi di Leone e Francesco Nardon, il presidente del Veneto ha disposto lo stato d'emergenza nelle province di Vicenza e Verona

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Grave la situazione in Veneto per il maltempo, al punto che il presidente della regione Luca Zaia ha deciso di dichiarare lo stato di emergenza, in particolare per i comuni delle province di Verona e Vicenza. Queste ultime sono le città in cui sono stati registrati i danni più gravi dopo l’ultima ondata di piogge che ha colpito il territorio. Si tratta di eventi meteorologici eccezionali “per violenza e quantità di pioggia caduta“, ha detto Zaia, che ha sottolineato come le precipitazioni siano arrivate a “191 mm d’acqua“.

A Valdagno, nel vicentino, sono state ritrovate morte due persone, padre e figlio. I due risultavano dispersi, e sono stati ritrovati dopo ore nelle acque del bacino di laminazione di Trissino. Ma sono diverse le zone d’Italia, soprattutto a nord- ovest e al centro, in cui il maltempo ha provocato gravi disagi, tra cui decine di sfollamenti. Oltre al Piemonte, dove attualmente più di 700 vigili del fuoco sono al lavoro per sopperire ai danni causati dalle precipitazioni anomale degli ultimi giorni, anche la Toscana è stata colpita da piogge violente. Le precipitazioni hanno superato i 100 millimetri, e nella provincia di Lucca circa 1500 persone si trovano attualmente isolate; in Versilia sono state registrate frane e cedimenti.

Maltempo, chi erano Leone e Francesco Nardon le vittime del vicentino

I corpi dei due dispersi a Valdagno che sono stati ritrovati senza vita erano di Leone Nardon (65 anni) e suo figlio Francesco (35 anni). Ieri in tarda serata i due sono caduti con la loro auto in una voragine che si è aperta su un ponte, finendo nelle acque del torrente Agno.

Le squadre dei soccorsi hanno lavorato intensamente nella speranza di ritrovarli vivi, fino a quando questa mattina intorno alle 9.30 non sono stati scoperti i cadaveri. “E’ una tragedia impensabile“, ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha anche voluto sottolineare che i due uomini erano fuori casa nonostante il maltempo per aiutare: “la terra è crollata sotto i piedi a queste due persone, che andavano a dare una mano e non erano dei curiosi. Questa ondata di piovosità passerà alla storia per la perdita di due vite umane”.

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