I dipendenti del settore cine-audiovisivo sono disperati. Il cinema italiano sembra in crisi e a pagarne le conseguenze più gravi sono proprio i lavoratori e tecnici di questo particolare settore, i quali hanno deciso di indire uno manifestazione di protesta per oggi 4 giugno. L’incontro è alle 10 del mattino a piazza Santi Apostoli a Roma, per sottolineare la “drammatica situazione in cui versa il comparto“.
Da mesi le produzioni cinematografiche sono bloccate e i lavoratori non possono usufruire di indennità economiche che li aiutino a superare il momento di crisi. “Migliaia di lavoratori del settore sono attualmente senza occupazione, ma soprattutto senza nessuna prospettiva futura a causa della gestione dei decreti ministeriali riguardanti il settore Cine-Audiovisivo” hanno dichiarato alcuni rappresentanti del settore, evidenziando la necessità di un intervento istituzionale.
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Durante la manifestazione, quindi, i lavoratori chiederanno al governo di essere ricevuti e in particolare invieranno una lettera al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per chiedere “interventi rapidi e progettuali“. I migliaia di dipendenti che lavorano nel mondo del cinema sono stati abbandonati e dimenticati, ma ora vogliono fare rumore e chiedere le tutele e le garanzie loro spettanti.
Le richiedeste dei lavoratori del settore dell’audiovisivo
Un comparto costituito da migliaia di lavoratori, che compongono “una categoria intesa come saltuaria e discontinua senza protezione dei diritti del lavoro e senza un contratto nazionale regolare“. Mancanze di diritti che pesano sempre di più le spalle di questi lavoratori, costretti a vivere nell’incertezza economica. I lunghi periodi in cui il lavoro non c’è pesano anche dal punto di vista pensionistico, preoccupando i dipendenti per il loro futuro.
I lavoratori dell’ambito del cinema, quindi, chiedono un “sostegno economico da parte dello Stato, a fronte del ritardo nell’emissione dei decreti e conseguente rallentamento delle attività produttive che comportano una grave perdita sia in termini economici che in termini di anno contributivo a fini pensionistici“. In particolare, poi, i manifestanti hanno sottolineato la necessità di un'”urgente revisione e attivazione dei decreti attuativi per permettere all’intero settore di rientrare rapidamente in una fase produttiva, e una risoluzione delle problematiche contributive ai fini pensionistici che da anni affliggono la categoria“.
Quest’anno la situazione risulta più grave del solito e da un sondaggio realizzato dalle associazioni, a cui hanno partecipato poco meno di tremila addetti, risulta che il 60%, pari a 1662 persone, in questo momento è disoccupato. Una percentuale altissima che descrive alla perfezione le difficoltà incontrate da questo particolare settore lavorativo.
Pd: “Il governo ascolti il grido dei lavoratori del mondo del cinema“
A seguito dell’annuncio della manifestazione, il Partito democratico ha deciso di unirsi al grido di allarme dei dipendenti del settore dell’audiovisivo. “Il governo ascolti i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo che il 4 giugno prossimo manifesteranno a Piazza Santi Apostoli a Roma” si legge in una nota firmata dai deputati Irene Manzi e Arturo Scotto, capigruppo del Pd in commissione Cultura e Lavoro, in cui si sottolinea che “quando più del 60 per cento non lavora e tante produzioni sono bloccate significa che non c’è nessuna politica a sostegno del settore“.
I due deputati proseguono nella nota dichiarando di essere “a fianco delle associazioni che si stanno mobilitando e che pretendono che vengano ricevute dal ministro Sangiuliano” ed esortano le due commissioni di cui fanno parte ad “audire le associazioni e ad approvare rapidamente la risoluzione presentata due settimane fa, a firma Matteo Orfini, che interviene sulla condizione materiale di tanti artisti e tecnici che rischiano di attraversare un momento difficile. Non c’è un minuto da perdere“.
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