Il piano di sicurezza per i funerali di Papa Francesco proseguono senza difficoltà nel corso delle esequie del Pontefice. Secondo quanto riporta Ansa, la questura di Roma sta rimodulando i dispositivi di sicurezza per agevolare il deflusso verso Piazza Pia e verso Piazza Risorgimento al termine dei riti funebri. Il dispositivo è coordinato dal Centro per la gestione della sicurezza dell’evento nella sala operativa della questura di Roma.
Proprio per motivi di sicurezza è stato deciso che lasceranno piazza San Pietro per prime le delegazioni di maggiore interesse per la sicurezza come Usa, Ucraina, Palestina, Francia, Spagna, reali inglesi, Brasile e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tutti gli altri attenderanno l’uscita del corteo funebre diretto a Santa Maria Maggiore. “Saranno i minuti a scandire lo scacchiere dell’uscita delle delegazioni estere e del corteo funebre dallo Stato città di Vaticano“, hanno spiegato.
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Al momento le aree maggiormente affollate, oltre alle vie vicine a San Pietro, sono la zona del Colosseo, dove la stazione metro resta comunque aperta, e via dei Fori imperiali. Migliaia di persone si trovano anche nella zona di Santa Maria Maggiore, dove giungerà il feretro del Pontefice prima della tumulazione nella Basilica omonima.
I dispositivi di sicurezza messi in atto a Roma per le esequie di Papa Francesco
La città di Roma è pronta per gestire le manovre di sicurezza riguardanti i funerali di Jorge Mario Bergoglio. Gli ultimi dettagli dell’imponente piano di gestione sono stati messi a punto nel pomeriggio di ieri in una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Lamberto Giannini. Sono in campo oggi circa 4mila uomini e donne delle forze dell’ordine, di cui più di mille per le scorte alle delegazioni straniere, e 4mila volontari.
Secondo quanto si apprende, il dispositivo si svolgerà su 4 livelli: sottosuolo, terra, mare e cielo per garantire che tutto si svolga senza criticità. Le prime misure di sicurezza sono entrate in vigore già ieri, con l’arrivo a Roma di Donald Trump, che ha alloggiato insieme alla moglie a Villa Taverna nella zona dei Parioli di Roma. Da mezzanotte, dunque è scattata la green zone con misure stringenti che prevedono il divieto di manifestare e il trasporto di merci pericolose.
Il ministero della Difesa ha fornito sistemi anti-drone, caccia Eurofighter pronti ad entrare in azione e un cacciatorpediniere al largo di Fiumicino. Ieri sera sono state messe in atto bonifiche preventive attorno al Vaticano anche nel sottosuolo e droni in dotazione alla Questura, che si solleveranno in volo per garantire una visuale dall’alto attraverso immagini in 3D. Schierati tiratori scelti sui palazzi, artificieri, nuclei cinofili, la polizia fluviale per il pattugliamento del Tevere e delle banchine, le unità Nbcr dei pompieri per il contrasto alla minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica. Sono stati schierati anche bazooka antidrone, con il compito di colpire velivoli non autorizzati che potrebbero inibire onde radio.
I fedeli hanno dovuto sottoporsi a metal detector per entrare nella piazza di San Pietro. Inoltre, quando è terminato l’afflusso delle delegazioni a San Pietro, si è dato inizio ai lavori sulle bonifiche del percorso in cui transiterà il feretro.
La viabilità della città di Roma
Il percorso che porterà la salma di Papa Francesco dalla Basilica di San Pietro a quella di Santa Maria Maggiore interesserà Porta Perugino, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Venezia, Via dei Fori Imperiali, Colosseo, Via Labicana e Via Merulana.
Per tutta la durata delle esequie, come riporta Roma Today, al centro di Roma si sono fermati gli autobus, a partire da Piazza Risorgimento, passando per lungotevere, ponte Garibaldi, via del Teatro Marcello, via dei Fori Imperiali, piazza di Porta Capena, via dell’Amba Aradam, via Merulana, piazza della Repubblica e piazza Barberini. Al contrario, è stato invece esteso il servizio della linea A della metropolitana, con ultime corse all’1:30 del mattino fino a domani 27 aprile.
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