Suite 201 di Casa Santa Marta. Qui, risiedeva Papa Francesco e qui sono stati apposti i sigilli come da rito esequiale, o quasi, in quanto non si tratta dei canonici appartamenti nel palazzo apostolico da lui disertati. Un ictus cerebrale, il coma e il collasso cardiocircolatorio irreversibile sono state le cause accertate dal professor Andrea Arcangeli, Direttore del Dipartimento di Sanità e Igiene del Vaticano, che hanno provocato la morte del Santo Padre. Già sopravvissuto al ricovero di 38 giorni al Policlinico Gemelli di Roma per l’aggravarsi di una polmonite bilaterale, il Pontefice stava affrontando il delicato momento di una convalescenza che sarebbe dovuto durare almeno 2 mesi.
Ora, il governo vaticano sta percorrendo i binari disegnati dalle procedure e dalle norme affinate in questi secoli in merito al periodo della Sede vacante che corre dalla morte del Papa alla fumata bianca del Conclave. La constatazione della morte e la deposizione della salma nella bara, avvenute ieri sera nella cappella della residenza vaticana, sono solo l’inizio del rito delle esequie. Insieme al professor Arcangeli, erano presenti anche il Decano del Collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, il cardinale camerlengo, Kevin Farrell, e il Maestro delle celebrazioni pontificie monsignor Diego Ravelli e “4 famigliari del Romano Pontefice“.
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Intanto iniziano a farsi strada le prime certezze su chi sarà presente alle esequie del Pontefice. Dopo la conferma del presidente Usa, Donald Trump, e di sua moglie Melania, sono giunte anche quelle della presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, e del presidente della Francia, Emmanuel Macron. Ha dato inoltre la sua disponibilità a partecipare anche la presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola.
Downing Street ha riferito che anche il premier britannico Keir Starmer, nonostante sia ateo, farà parte dei presenti. Infatti, ha riconosciuto di essersi unito ieri a “milioni di persone in tutto il mondo nel dolore” per la scomparsa di Papa Francesco. “Penso che quanto successo rifletta la grande stima riconosciuta al Papa, non solo da milioni e milioni di cattolici, ma da molti altri, in tutto il mondo, me compreso“. Mentre, Buckingham Palace non ha ancora fatto sapere se Carlo III si unirà a lui
Il Cremlino ha invece confermato che il presidente russo, Vladimir Putin, non ha intenzione di partecipare ai funerali del Pontefice, come sostenuto dal suo portavoce Dmitri Peskov. Al momento, poi, non sarebbe stato chiarito chi potrebbe sostituire il leader nel corso delle esequie a Roma. La Spagna di Pedro Sanchez invierà una delegazione per “mostrare l’enorme rispetto istituzionale nei confronti del Papa“, ma al momento non è stato chiarito chi ne farà parte. La Casa reale di Madrid ha riferito che Re Felipe di Spagna, accompagnato dalla Regina Letizia, parteciperanno ai funerali, guidando proprio la delegazione. I monarchi, con la regina emerita Sofia, hanno firmato oggi il libro di condoglianze presso la Nunziatura del Vaticano a Madrid.
La Cina di Xi Jinping, questa mattina si è espressa con un breve messaggio di cordoglio nei confronti della scomparsa del Pontefice, ma non è chiaro se verrà inviata una delegazione o un rappresentante alle esequie. La questione è piuttosto delicata, in quanto la Cina non ha relazioni ufficiali con il Vaticano, al contrario di Taiwan. Confermata invece la partecipazione del presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, che arriverà a Roma insieme alla moglie, come riferito dal Palacio do Planalto, sede del Presidenza della Repubblica. Domani, invece, è previsto l’arrivo del presidente argentino, Javier Milei, per recare omaggio al Pontefice.
L’esposizione della salma e funerali di Papa Francesco
Ieri si è anche provveduto alla tanatoprassi, la pratica con la quale si dispone “ogni cosa per una perfetta conservazione della salma, affinché la sua esposizione avvenga con il massimo decoro e rispetto“. Salma del Papa che rimarrà nella cappella dove cardinali e collaboratori della curia romana portano il loro ultimo saluto. Mentre, da domani alle 9 sarà traslata a San Pietro per essere esposta fino a venerdì sera, alla devozione della folla.
L’ultima parola spetta però alla Congregazione generale dei cardinali che si sta riunendo, una serie di riunioni che precedono e preparano in vista del Conclave. In queste sedi, i porporati hanno fissato anche al data esatta della celebrazione dei funerali del Papa che si terranno sabato 26 aprile alle ore 10, ovvero tra il quarto e il sesto giorno dopo la morte del Pontefice come indicato dalla costituzione apostolica, Universi Dominici Gregis.
Ai funerali arriveranno leader politici di ogni parte del mondo. Dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha confermato la sua presenza insieme alla First Lady Melania, “non vediamo l’ora di esserci“. Si tratta tra le altre cose della prima visita del tycoon in territorio europeo dal suo insediamento lo scorso 20 gennaio. Il leader francese Emmanuel Macron ha confermato la sua presenza, così come il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky e il presidente brasiliano Lula che ci sarà insieme alla moglie.
Dalle altre sponde del Pacifico, anche il leader russo, Vladimir Putin, ha espresso la propria vicinanza omaggiando il Santo Padre sottolineando “l’atteggiamento estremamente positivo nei confronti della Russia“. Spendendosi in un’interpretazione mistica: “Per noi ortodossi la chiamata a sé del Signore durante la Pasqua significa che quella persona non ha vissuto invano ma ha fatto molto bene”, Putin ha anche descritto il Pontefice come un “coerente difensore degli alti valori dell’umanesimo e della giustizia“. Effettivamente, Papa Francesco sembra fosse “schierato” dopo aver affermato che la Nato, con l’espansione a Est stava “abbaiando alla porta della Russia“.
Mentre la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen evidenzia come Papa Francesco abbia “ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica“. Il leader ucraino ha invece ricordato le preghiere del Santo Padre per “la pace in Ucraina“. Di grande emozione anche il momento in cui Bergoglio si era commosso rivolgendosi alla Madonna Immacolata di piazza Mignanelli e chiedendo la sua protezione e intercessione per il “martoriato popolo ucraino“.
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