Il giornale La Verità riporta una notizia che riguarda Fabio Fazio che è passata abbastanza inosservata ma che non va molto lontano da ciò che è successo a Chiara Ferragni. Il conduttore è stato condannato a pagare una multa di 60.000 euro perché nella sua azienda, Lavoratti, sono state diffuse etichette che contenevano il falso. La storica azienda produce, dal 1938, cioccolato ma, per una mossa di marketing, sull’etichetta è stata segnata una provenienza non vera dei prodotti presenti nella ricetta del cioccolato.
A febbraio 2024 il Comando dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare ha effettuato un’indagine per capire se davvero quanto dichiarato fosse vero ed è venuto fuori qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Infatti, pare che mentre sull’etichetta era menzionato il “pistacchio di Bronte” o “il sale di Trapani”, la provenienza non fosse realistica. La tracciabilità del prodotto risultava effettivamente legata a quella regione, ma senza una collocazione precisa. Dunque pare che l’azienda, in alcuni casi, abbia usato materie diverse rispetto a quanto dichiarato. Ciò ha portato ben 13 sanzioni amministrative nei confronti della Lavoratti di cui Fabio Fazio ne è presidente. Un anno dopo il conduttore si è trovato a dover pagare, assieme ai suoi soci, più di 60.000 euro di multa, ma poi ha deciso di dimettersi come socio, insieme a sua moglie.
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L’azienda Lavoratti: che ruolo ha Fabio Fazio
La Lavoratti ha una storia lunga anni, è partita dai nonni di Fabio Fazio, nel 1938. Dopo un primo fallimento, però, il conduttore ha deciso di rilevare il marchio, in società con la moglie, Gioia Selis, e una coppia di amici, Davide Petrini e Alessia Parodi. In pochi anni c’è stato un vero e proprio rilancio dell’azienda che ha iniziato a realizzare prodotti sempre più pregiati.
Sì perché oltre a garantire l’uso di prodotti IGP e DOP, si è avvalsa della manodopera dello chef Massimo Bottura. Dunque la raffinatezza e la pregevolezza del cioccolato sono ricaduti poi su prezzi molto più alti rispetto alla media. L’uovo futuristico, un’eccellenza del marchio Lavoratti, ad esempio, ha un costo di 240 euro.
Lavoratti 1938 di Fabio Fazio, La sfera futurista, scultura ceramica (che cela l’uovo sferico cioccolato e Arancia Giardino della Kolymbethra) realizzata da Tullio Mazzotti ispirata al vaso pianeta futurista di Torido Mazzotti. Tiratura limitata/firmata, 240€ #pasqua #pasqua2024 pic.twitter.com/5YGWGszs9I
— Gemma Gaetani – Una Gemma in cucina (@gemmagaetani) March 29, 2024
Ben presto, però, come segnala La Verità, attraverso un’indagine, si è scoperto che molte sostanze dichiarate non corrispondessero al vero. Ciò che si contesta all’azienda è la tracciabilità del prodotto. E proprio per questo la Lavoratti ha subito ben 13 annotazioni amministrative, per un totale di 100mila euro.
Recentemente Fabio Fazio si è trovato a pagare, insieme ai suoi soci, 62.400 euro per poi dimettersi, insieme a sua moglie, il 29 febbraio. Successivamente dal sito sono scomparse tutte le “pubblicità ingannevoli” e la Lavoratti ha continuato a vendere a tutti i clienti che amano il cioccolato pregiato.
Dunque il ‘Willy Wonka conduttore’ che ha salvato la storica azienda familiare, per una scarsa attenziona stava rischiando di far cadere (di nuovo) nel baratro la Lavoratti che pare si sia salvata per il rotto della cuffia.
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